domenica 17 giugno 2012

I luoghi comuni: montare in sella da amazzone è più pericoloso rispetto alla sella inglese tradizionale




Il primo luogo comune analizzato è quello che è nato più recentemente. Basti pensare che circa un secolo fa l'opinione prevalente era diametralmente opposta: una donna che montava a cavalcioni veniva considerata non solo scandalosa, ma anche una mezza matta incurante della propria sicurezza. Ecco che cosa scriveva James Fillis, uno dei più grandi personaggi equestri di tutti i tempi, nel suo libro "Breaking and Riding" pubblicato nel 1902:
Da qualche tempo si parla di signore che montano a cavalcioni, consuetudine che le priverebbe di ogni grazia femminile e non porterebbe a risultati utili. Il maggior requisito per un assetto in sella per un uomo è la fermezza, cosa che sarebbe ancora più difficile da ottenere per una donna che monta a cavalcioni perché le sue cosce sono più rotonde e più deboli rispetto a quelle di un uomo. Pertanto, la discussione su questo tema è inutile. Le signore che montano a cavalcioni riporteranno cadute così brutte che presto abbandoneranno questa pratica.
Riguardo alla struttura anatomica dei muscoli femminili non ci sono dubbi, ma, a posteriori, sembra che il desiderio delle donne di montare allo stesso modo degli uomini sia stato più forte nonostrante differenze fisiche e potenziali svantaggi in termini di fermezza in sella. Il XX secolo ha praticamente cancellato la netta separazione tra il mondo equestre maschile e quello femminile, portando in quasi tutte le discipline l'assoluta eguaglianza. 

Thomas Rowlandson "Incidente di caccia" 1795 ca

Con il progressivo decadere della monta all'amazzone, iniziato con la prima guerra mondiale, le signore, non più unicamente per senso di sfida, ma per motivi pratici e (soprattutto) economici, cominciarono ad utilizzare le selle dei loro padri, fratelli e mariti. A partire dagli anni Trenta, in Gran Bretagna, la maggior parte dei libri equestri destinati ad un pubblico femminile trattano sia la monta a cavalcioni che la monta all'amazzone, mentre dopo la seconda guerra mondiale la differenziazione tra equitazione per uomini e quella per donne viene completamente abbandonata. La disciplina della monta all'amazzone cade nell'oblio in quasi tutto il mondo e le selle da signora vengono impiegate soltanto per le produzioni cinematografiche o nel circo.

Divenuta una rarità, la monta all'amazzone inizia a suscitare meraviglia quando qualcuno viene a scoprire l'esistenza di una pratica simile. E come per molte cose rare, ciò fa nascere dei pregiudizi dovuti magari ad una prima sensazione: affermare la presunta maggiore pericolosità della sella da amazzone deriva spesso dalla costruzione della sella stessa, che ad un neofita fa decisamente impressione con quei grandi corni, facendola sembrare più uno strumento di tortura che un'attrezzatura equestre. Anche la posizione dell'amazzone, con entrambe gambe sul lato sinistro fa spesso accresce dubbi sulla fermezza in sella.

Invece, è importante non dimenticare che la sella da amazzone sia stata creata e sviluppata appositamente per aumentare la sicurezza della dama. I corni non sono elementi sinistri, ma garantiscono una posizione talmente ferma da non far praticamente caso agli scarti del cavallo e rimanere sempre tranquilli. Le uniche situazioni veramente pericolose per la dama si creano quando il cavallo si impenna (situazione pericolosa anche montando in sella tradizionale) e se un cavallo fa una virata troppo stretta a sinistra, soprattutto con un'amazzone inesperta in sella, poiché, se questa per inerzia sposta il proprio peso troppo a sinistra, rischia di far sbilanciare il cavallo facendolo cadere sul lato sinistro.

Una brutta caduta durante una gara degli anni '20 - '30

Le amazzoni inglesi sostengono che con una sella da amazzone sia più difficile cadere, ma nel momento della caduta la probabilità di rimanere incastrate sia più alta, soprattutto se non si adottano alcuni accorgimenti come lo staffile/staffa di sicurezza e una gonna-grembiule cucita appositamente. Non deve stupire dunque, che molte cavallerizze, inclusa la sottoscritta, si sentono molto più sicure in sella da amazzone e preferiscono lavorare e saltare con questa. Infine, per quanto riguarda le cadute bisogna sempre tener presente che ogni caduta da cavallo sia brutta e potenzialmente pericolosa, a prescindere dal fatto che si monti all'inglese, in sella da amazzone o a pelo.

1 commento: