tag:blogger.com,1999:blog-15999548171519343302024-03-05T13:37:06.902+01:00Enciclopedia delle amazzoniLa disciplina della monta all'amazzone raccontata attraverso la sua storia, le sue protagoniste ed il suo futuroSidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.comBlogger24125tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-23476869456720567902015-02-14T17:54:00.001+01:002015-02-14T17:55:22.166+01:00Eleonora d'Arborea e la Sartiglia<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkMm4KLhLvGRWxoxhR94VQY9w-mgjQXwxJLt5UpZsnAMNzCqSHMyQdn5-ZNo62MobLcqsGEN8bdIVdsMn1zPc7wQZC54zEX8AnTiIoWFw-GLlPmpffJluU5fK1Q16dT86JBlOVfdG-AOi6/s1600/eleonora.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkMm4KLhLvGRWxoxhR94VQY9w-mgjQXwxJLt5UpZsnAMNzCqSHMyQdn5-ZNo62MobLcqsGEN8bdIVdsMn1zPc7wQZC54zEX8AnTiIoWFw-GLlPmpffJluU5fK1Q16dT86JBlOVfdG-AOi6/s1600/eleonora.jpg" height="400" width="315" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Eleonora d'Arborea</td></tr>
</tbody></table>
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La storia della Giudicessa Eleonora (o Elianora) d'Arborea, una delle donne più valorose della storia della Sardegna vissuta tra il 1347 e il 1404, è giunta a noi per mezzo di pochi documenti storici e tante leggende legate alla sua persona. Di sicuro, sappiamo che Eleonora è stata una figura fondamentale nella gestione del suo giudicato, l'ultimo stato sardo autoctono, e per la promulgazione della <i>Carta de Logu</i>.<br />
<a name='more'></a><br />
Nel 1383 il fratello di Eleonora Ugone, giudice di Arborea, viene assassinato assieme a sua figlia nel suo palazzo da alcuni congiurati. Si pone a questo punto il problema della successione: Eleonora in quel tempo ha già due figli maschi avuti dal matrimonio con Brancaleone Doria, ma sono ancora in età puerile. Per tutelare l’onore del fratello ucciso e garantire a suo figlio Federico il trono di Arborea, Eleonora si proclama <i>Juighissa de Arbaree</i> grazie all’antico diritto regio sardo secondo il quale le donne potevano succedere al trono del loro padre o fratello.<br />
<br />
La sua reggenza sarà caratterizzata dal continuo contrasto verso l'invasione aragonese. Per rafforzare la propria posizione, Eleonora comincia a visitare in prima persona molte città e borghi dell'Oristanese, cercando di far giurare al popolo fedeltà al figlio Federico. I suoi sforzi sono ripagati, e molti si arruolano nell'esercito per combattere il nemico nel nome della giustizia e del popolo sardo. Nel 1387 il primogenito Federico muore e a lui succede il fratello Mariano, sempre sotto la reggenza della madre Eleonora. La situazione politica non cambia e nel Giudicato la guerra continua ad alternarsi a trattative di pace per altri due decenni.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6GuGf69BYEpgpXkvmhRaS-wUCx6jajL9vD4xwGDzN__uoZctc38mK9njUU7GclZYMldd_Tg6C6jYmSzs9JrxPkqRPrrewmxinManNgZheDR7excUgrUfejtK0y8TAojsBUc_-Eki3XHRL/s1600/Ritratto+di+Eleonora.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6GuGf69BYEpgpXkvmhRaS-wUCx6jajL9vD4xwGDzN__uoZctc38mK9njUU7GclZYMldd_Tg6C6jYmSzs9JrxPkqRPrrewmxinManNgZheDR7excUgrUfejtK0y8TAojsBUc_-Eki3XHRL/s1600/Ritratto+di+Eleonora.jpg" height="400" width="252" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Antonio Benini "Eleonora d'Arborea in atto di scrivere la Carta De Logu"</td></tr>
</tbody></table>
</div>
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Una delle eredità più importanti di Eleonora è la <i>Carta de Logu </i>(Carta del Popolo), emanata nel 1392 e rimasta per molti secoli una delle principali fonti giuridiche della Sardegna. Eleonora sceglie di far redigere la Carta in arborense, chiaro segno del suo intento di farne conoscere il contenuto al popolo. Come principio fondamentale, viene sancita l'uguaglianza degli uomini davanti alla legge. Tra le altre cose trattate vi sono le uccisioni, lo stupro, l’adulterio, il testamento, le aggressioni, i furti, l’usura, i falsi, le negligenze dei giudici, le testimonianze, le usucapioni, la caccia, la pastorizia, le questioni fiscali, il commercio e tutto ciò che riguarda la vita giuridica, amministrativa e sociale del giudicato.<br />
<br />
<br />
<b>Sa Sartiglia di Oristano</b><br />
<br />
Sa Sartiglia è una delle manifestazioni più importanti della Sardegna, una giostra equestre che si tiene l'ultima domenica e l'ultimo martedì di carnevale. Il nome deriva dallo spagnolo <i>Sortija </i>e significa "anello" (in latino Sorticula il cui diminutivo è Sors, fortuna).<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYuVfyAoPk3w4SNQphTt46KzglXh7jriFG_yWqHgyenG6_j3lFO33EOEbN6ZHK3REBXdegf6YjF0ct_j8rDviG6xRnGoppwebeTakJZAwTcZ3VmzFCQjgJpFtD35kFyAkfjSVte-Ce1lLE/s1600/Sartiglia-2015-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYuVfyAoPk3w4SNQphTt46KzglXh7jriFG_yWqHgyenG6_j3lFO33EOEbN6ZHK3REBXdegf6YjF0ct_j8rDviG6xRnGoppwebeTakJZAwTcZ3VmzFCQjgJpFtD35kFyAkfjSVte-Ce1lLE/s1600/Sartiglia-2015-.jpg" height="241" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sa Sartiglia 2015</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
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La giostra è organizzata dai due gremi più antichi di Oristano: il gremio dei contadini e il gremio dei falegnami. I cavalieri partecipanti, lanciato il cavallo al galoppo, devono infilzare con la spada una stella appesa ad un nastro. Secondo la tradizione, un grande numero di stelle conquistate rappresenta un buon auspicio per l'anno e per il raccolto.<br />
<br />
Il capo-corsa è "Su Componidori" e la sua vestizione in pubblico sancisce l'inizio della cerimonia. Ultimata la vestizione, Su Componidori sale a cavallo direttamente dal tavolo in cui si è svolta tutta la cerimonia e non potrà assolutamente toccare terra se non al termine della manifestazione, poiché una sua eventuale caduta porterebbe a un'annata di carestia e sciagure.<br />
<br />
Dopo la Sartiglia si svolge la corsa delle Pariglie, durante la quale i cavalieri corrono a tre per volta e combinandosi tra di loro, eseguono, in piedi sulle groppe dei cavalli, figure e acrobazie di notevole complessità.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzugtbMXwLoNz-LNFU4a0cOqbRV1APb5Tdv-PP0Jr3FALzPfmgNpLw3F_b_APJlYGLdVoLxHMyHz__37FP1_pVWSztYZQWtalAN0I6KJ7UzRU_3cYMMqqWk9OO9z6t0wEiDIJLlfhyphenhyphen10yQ/s1600/eleonora-stella.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzugtbMXwLoNz-LNFU4a0cOqbRV1APb5Tdv-PP0Jr3FALzPfmgNpLw3F_b_APJlYGLdVoLxHMyHz__37FP1_pVWSztYZQWtalAN0I6KJ7UzRU_3cYMMqqWk9OO9z6t0wEiDIJLlfhyphenhyphen10yQ/s1600/eleonora-stella.jpg" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Eleonora d'Arborea, edizione 2014 (Stella Meloni)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Di recente, si è aggiunto per volere della Proloco di Oristano anche il corteo storico di Eleonora D'arborea che viene aperto ogni anno da una nuova figurante a cavallo che monta in amazzone. Anche in questo caso la cerimonia è aperta dalla vestizione in pubblico di Eleonora in cui le viene posto il copricapo grazie all'aiuto di alcune ancelle. Poi si svolge un dialogo tra donna Eleonora e il capitano delle guardie, finito il quale lei sale a cavallo per dare inizio al corteo che si snoda tra i vicoli del centro storico. Secondo la tradizione, il ruolo di Eleonora d'Arborea è assegnato ogni anno a una Oristanese.</div>
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<br />
<br />
<b>Tra il mito e la realtà</b><br />
<br />
Molti si potranno chiedere su come Eleonora si spostasse effettivamente a cavallo. Diversamente da quanto si possa immaginare, fino al XV secolo le donne montavano a cavallo <i>à califourchon</i>. L'invenzione di selle "laterali" come <i>sambue</i>, è successiva. Secondo la tradizione, una delle prime a montare a cavallo con le spalle parallele alla schiena del cavallo è stata Anna di Boemia, moglie di Riccardo II, contemporanea a Eleonora.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2x-MeP8MKOM7BTQlccLcmeQn2dDQ2ksCRNSyQCJE6wpcuVEM0IdgygqUiwjGSY7LTCgPwrvn_pMntl2llnqG3d3c6Vzpl0zXZGWi6zSvtVU06HTmS9hsKS96Mc7Zvbf5nzDvBn9T9oaXd/s1600/eleonora-detail.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2x-MeP8MKOM7BTQlccLcmeQn2dDQ2ksCRNSyQCJE6wpcuVEM0IdgygqUiwjGSY7LTCgPwrvn_pMntl2llnqG3d3c6Vzpl0zXZGWi6zSvtVU06HTmS9hsKS96Mc7Zvbf5nzDvBn9T9oaXd/s1600/eleonora-detail.jpg" height="266" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sa Sartiglia 2014</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Considerata anche la necessità di fare lunghi viaggi in Sardegna per cercare l'appoggio dei sudditi, è quasi certo che Eleonora fosse un'ottima cavallerizza e montasse a cavallo à califourchon, cosa considerata normale e accettata per quei tempi. Quello che si sa per certo è che il legame tra le dame e cavalli fosse esistente già a quei tempi: il testamento di Beatrice, sorella di Eleonora, redatto nel 1370, oltre una gran quantità di denaro, gioielli e pietre preziose, stoffe, vari suppellettili, una corona e un cappello d'oro, lascia anche una scala dorata da donna per montare a cavallo. </div>
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<br /></div>
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Si ringraziano Stella Meloni per il materiale fornito e Marotto Giovanni Gesuino per le foto di Sa Sartiglia 2014.</div>
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Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-7827622476931305962015-01-13T20:53:00.000+01:002015-01-13T20:56:22.407+01:00Lady Margaret Fortescue<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtYyl5aJX0TUETGY8kGC1EpHDGLfneVj7R88QEXZAPk_bbAx_m9_CIVWXfJP_tzPwFlN1xXmXTlF3aNpPwmKH3OVBJ4oIeiRh41hNIENEW5gh_L74xmBYoLrMGStkpFhVIOH977ODEHcF7/s1600/lady_margaret_fort_2597091b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtYyl5aJX0TUETGY8kGC1EpHDGLfneVj7R88QEXZAPk_bbAx_m9_CIVWXfJP_tzPwFlN1xXmXTlF3aNpPwmKH3OVBJ4oIeiRh41hNIENEW5gh_L74xmBYoLrMGStkpFhVIOH977ODEHcF7/s1600/lady_margaret_fort_2597091b.jpg" height="250" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lady Margaret Fortescue</td></tr>
</tbody></table>
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<br />
Lady Margaret Fortescue era l'erede di uno dei possedimenti terrieri più grandi della Gran Bretagna in Devon ed era conosciuta come una delle migliori amazzoni della regione. Era soprannominata "L'ultima delle meltoniane" in riferimento alle sue prodezze sul campo di caccia intorno a Melton Mowbray in Leicestershire.<br />
<a name='more'></a><br />Nata il 13 dicembre 1923 a Ebrington Manor, Chipping Campden, Gloucestershire, era la figlia maggiore del quinto Earl Fortescue. Alla morte del suo nonno nel 1923 il padre di Margaret ereditò la tenuta di Castle Hill e 20,000 acri di terreni in Exmoor.<br />
<br />
Lady Margaret trascorse la sua infanzia proprio a Castle Hill, dove fu educata da una governante. Fin da piccola si appassionò ai cavalli e abitualmente montava il suo pony indossando gli jodhpurs, la giacca in tweed e il cap di velluto. Sua madre montava in amazzone e, quando partecipava alle cacce locali, indossava un abito in tweed.<br />
<br />
Da adolescente frequentò una scuola in Svizzera e durante la seconda guerra mondiale lavorò come segretaria al War Office di Londra e de il Cairo. Nel 1942 suo fratello Peter venne ucciso nella battaglia di El Alamein e nel 1958 anche i suoi genitori morirono inaspettatamente, facendola diventare l'unica erede di Castle Hill e di tutti i suoi terreni.</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmTa3YPnngA31VfTtdSRKhdthBHJ3RXjxZU_G8WpodcZIy-D5FMIJe9d59DISEmoGUqVDNifobfzK_gv7rpRrkE3fEQTZ71h5AAom9ZjnO8oE2sydpS1HUGdzeWEj5c8A-4l9Lu_OCbLmh/s1600/devon-gardens-trust-castle-hill.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmTa3YPnngA31VfTtdSRKhdthBHJ3RXjxZU_G8WpodcZIy-D5FMIJe9d59DISEmoGUqVDNifobfzK_gv7rpRrkE3fEQTZ71h5AAom9ZjnO8oE2sydpS1HUGdzeWEj5c8A-4l9Lu_OCbLmh/s1600/devon-gardens-trust-castle-hill.jpg" height="236" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Castle Hill</td></tr>
</tbody></table>
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<br />
Nel 1948 Lady Margaret sposò Bernard van Cutsem, un allenatore di cavalli da corsa a Newmarket, ma divorziò da lui nel 1968. Dall'unione nacquero due figlie che attualmente gestiscono le ricchezze dei Fortescue insieme ai due figliastri.<br />
<br />
Dopo il divorzio, Lady Margaret era una delle personalità più ambite nei vari dinner party: i suoi racconti pieni di pettegolezzi sulle giornate di caccia, corredati da un infuso di prugnoli di casa suscitavano spesso scalpore. A quanto pare, Lady Margaret non usava mai i mezzi termini...<br />
<br />
Era di bassa statura e aveva un fisico snello; era andata appositamente nelle Midlands per assistere alle battute di caccia veloci con salti pericolosi. Era anche conosciuta come "<i>thruster</i>", cioè un membro del field che monta molto vicino allo staff di caccia e alla muta.<br />
<br />
Il suo coraggio e il carattere forte non le risparmiarono alcune cadute pericolose, ma lei, dopo un breve consulto con il suo medico e buttando giù una bella dose di antidolorifici con vino, ritornava in sella il prima possibile. Usava ripetere alla figlia che fosse impossibile cadere da una sella da amazzone, ciò nonostante in una delle sue cadute più pericolose il suo cavallo scivolò da un ponte dentro al fiume e "metà della sua caviglia uscì dallo stivale". Per fortuna un bravissimo chirurgo ortopedico riuscì a salvare il suo piede.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYtXvu5sEBTTBBHKAsg6IQdNXfELuVFJwoWc5kavP5UJbIqg4l1dHR8r8KqPnYZ8prdbaf0XEWKITwIRIALIbbRBs6EqmZhNKHLHAbQgWS01Kgx9Jb8Zf5GQo2d4JH6w_AtowfE5rqAR24/s1600/lady_margaret_fort_2597090b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYtXvu5sEBTTBBHKAsg6IQdNXfELuVFJwoWc5kavP5UJbIqg4l1dHR8r8KqPnYZ8prdbaf0XEWKITwIRIALIbbRBs6EqmZhNKHLHAbQgWS01Kgx9Jb8Zf5GQo2d4JH6w_AtowfE5rqAR24/s1600/lady_margaret_fort_2597090b.jpg" height="250" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lady Margaret Fortescue</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Oltre la caccia, Lady Margaret era appassionata di cavalli da corsa. Nella seconda metà degli anni cinquanta la sua puledra Refined è stata campione d'Irlanda dei due anni.<br />
<br />
Lady Margaret ha continuato a montare quasi tutti giorni, rigorosamente in amazzone, fino al 2010. Il 25 maggio 2013 è venuta a mancare all'età di 89 anni.<br />
<br /></div>
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Fonte: <a href="http://www.telegraph.co.uk/" rel="nofollow" target="_blank">The Telegraph </a><br />
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Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-12436241220883742452014-03-30T11:23:00.000+02:002014-03-30T11:24:45.099+02:00Una sella da amazzone economica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh38Q-om801J_WQ4hms7HBTsridYap2F__QOFQT6jyFxiVpahd6IDsD2dvr2aThKfkDBvhBukIarcGUc8gNwTxSp3aSELiZq8kyVn7tZTK3u5_wb3E9-zx_p7CU10KyNdgKQV2gmVSAlYqO/s1600/ciara-0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh38Q-om801J_WQ4hms7HBTsridYap2F__QOFQT6jyFxiVpahd6IDsD2dvr2aThKfkDBvhBukIarcGUc8gNwTxSp3aSELiZq8kyVn7tZTK3u5_wb3E9-zx_p7CU10KyNdgKQV2gmVSAlYqO/s1600/ciara-0001.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
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<i>Ciara O'Connell, membro dell'associazione Irlandese di monta in <span class="il">amazzone</span>, spiega nel suo blog come trovare una buona <span class="il">sella</span> <span class="il">da</span> <span class="il">amazzone</span> a basso prezzo sia non solo impossibile, ma anche pericoloso.</i><br />
<br />
<span class="il">Sella</span> <span class="il">da</span> <span class="il">amazzone</span> economica. Sfortunatamente, non esiste. </div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br />
Troppo spesso sento persone desiderose di imparare la monta in <span class="il">amazzone</span> che come prima cosa acquistano una <span class="il">sella</span> su eBay pagandola circa 200-300 sterline. Per favore non lo fate! Perché vi ritroverete con una <span class="il">sella</span>
completamente inutilizzabile che causerà danni alla vostra schiena e al
vostro cavallo. E poi non mi dite che non vi avevo avvertiti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qui potete vedere com'è fatta questa imitazione della <span class="il">sella da amazzone</span>, provate a confrontarla con la foto sotto di una vecchia <span class="il">sella</span> restaurata.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPZahH_0b8ZipR57Q5LrlL1ZKlMwPvvIyBCoDkLiZZ89aLSAiXlVdYzSAiqhjJbIrePHSj3366H4xVxZlRt-iHftU9EC3_sLws5jkgEp2_cjkfScjoaedNjty5yDc08zlWh3Y4ODOenxVI/s1600/ciara-0002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPZahH_0b8ZipR57Q5LrlL1ZKlMwPvvIyBCoDkLiZZ89aLSAiXlVdYzSAiqhjJbIrePHSj3366H4xVxZlRt-iHftU9EC3_sLws5jkgEp2_cjkfScjoaedNjty5yDc08zlWh3Y4ODOenxVI/s1600/ciara-0002.jpg" height="400" width="301" /></a></div>
VS:<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid14EXATAjUdC65W_M4OcbUtBuUj0VT5VAI3luVxm9Ridl2G5p7FaaUjjhCN5yhK4gevkWcZmKe7Ij_eclhDLLQQI67C1RJT1X_PADzhsEP4lHjOM5alBVetNXb7HZhknmaVoynyP_yGgd/s1600/ciara-0003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid14EXATAjUdC65W_M4OcbUtBuUj0VT5VAI3luVxm9Ridl2G5p7FaaUjjhCN5yhK4gevkWcZmKe7Ij_eclhDLLQQI67C1RJT1X_PADzhsEP4lHjOM5alBVetNXb7HZhknmaVoynyP_yGgd/s1600/ciara-0003.jpg" height="400" width="300" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Si tratta di un errore che io stessa ho fatto tanti anni fa quando ho deciso di iniziare a montare in <span class="il">amazzone</span>. Ho acquistato una <span class="il">sella</span>
simile a quella nera ben prima di sapere che cosa cercare con precisione.
Sfortunatamente, le persone che l'hanno fabbricata non si sono mai
avvicinati a un cavallo; mi vengono dei dubbi che questa <span class="il">sella</span> possa andar bene a un ippopotamo. Il più grande fattore di successo di queste <span class="il">selle</span>
è che sono fatte di pelle nera, sono nuove, economiche, riportano
soltanto una foto nei relativi annunci e spesso sono descritte come
"ideali per principianti", "utilizzate solo un paio di volte" ecc - tutte
cose attraggono benissimo persone poco esperte che vogliono provare a
montare in <span class="il">amazzone</span>. La convenienza di un prezzo basso è talmente accecante che molti dimenticano di studiare la <span class="il">sella</span> con più attenzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se guardate attentamente l'immagine della <span class="il">sella</span>
sopra, non solo noterete che il corno mobile sia capovolto, ma anche
che, per qualche sinistro motivo, ci sia una cinghia di bilanciamento
sul lato sinistro!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Avendo acquistato una di queste <span class="il">selle</span> e
personalmente appurato che non andrebbero mai bene al mio cavallo e nemmeno ai cavalli degli altri, ho cercato di chiedere il rimborso. Ho
telefonato alla ditta rivenditrice e ho provato a spiegare che i
riscontri erano posizionati troppo indietro, il corno fisso faceva un
angolo troppo acuto con il seggio, rendendo impossibile il corretto
posizionamento della coscia destra e che i riscontri della cinghia di
bilanciamento erano stranamente su entrambi i lati. Loro mi hanno
risposto che la <span class="il">sella</span> era stata sviluppata in collaborazione con l'associazione spagnola di monta in <span class="il">amazzone</span>
per cui come mi potevo permettere di fare delle domande o richiedere
indietro i soldi! Mi hanno anche consigliato di portarla in
un'AUTORIMESSA per aumentare l'angolo di apertura del corno fisso. Dopo
questo ho buttato la <span class="il">sella</span> in soffitta dove gli uccellini le hanno tenuto compagnia per almeno 6 o 7 anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un giorno, mentre mi stavo lamentando con un'amica del proliferare di annunci su eBay di <span class="il">selle</span> economiche, mi sono ricordata di averne una e mi sono offerta di darle la <span class="il">sella</span>
per aprirla e fotografare le parti interne al fine di dissuadere i potenziali
acquirenti dall'acquisto di schifezze del genere. Adesso sono proprio
felice nel potervi presentare il risultato!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAeIf5mmh3WbX-vofsAeSPhm5sAYxUd-ckbZ1sY1xWe8JYz2cY41YJJZaH5ZmP5XCeyCffCKZJePhqzNdaSiClLqWH9VvE9SWX1ScYmxLN2pusxe1hWUjkzMGT2wFs4PA_PVuXcZlZzV0B/s1600/ciara-0004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAeIf5mmh3WbX-vofsAeSPhm5sAYxUd-ckbZ1sY1xWe8JYz2cY41YJJZaH5ZmP5XCeyCffCKZJePhqzNdaSiClLqWH9VvE9SWX1ScYmxLN2pusxe1hWUjkzMGT2wFs4PA_PVuXcZlZzV0B/s1600/ciara-0004.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnBgrKv6aod8wfHqZ1AFYYIdmQDEm-hHfjxk5wcRAC5DVH-pnw9NCvLWC4WGG_xZeU_0IR4UjJe92vmk0Fb2yKY_bAvIdx-WTcGfwbA_csR165Gl2CWA_I-ytHaNu3Vgq-70s5xZG0w8hm/s1600/ciara-0005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnBgrKv6aod8wfHqZ1AFYYIdmQDEm-hHfjxk5wcRAC5DVH-pnw9NCvLWC4WGG_xZeU_0IR4UjJe92vmk0Fb2yKY_bAvIdx-WTcGfwbA_csR165Gl2CWA_I-ytHaNu3Vgq-70s5xZG0w8hm/s1600/ciara-0005.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtYma6D4ckwCuuPLUeJ-NtUG5mzTj1s48Bd0kAWj_jhfuQcPbthbL6AbrmqNCF2miD28GpMc4FhiYIcPrKFCWvX44dXteR0wxUWt2sacsFcxV4r69EREo7Dax2opNqoD12UtBM4VNfbZJH/s1600/ciara-0006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtYma6D4ckwCuuPLUeJ-NtUG5mzTj1s48Bd0kAWj_jhfuQcPbthbL6AbrmqNCF2miD28GpMc4FhiYIcPrKFCWvX44dXteR0wxUWt2sacsFcxV4r69EREo7Dax2opNqoD12UtBM4VNfbZJH/s1600/ciara-0006.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg45XVgohgpjogvNYnloKl8OkfmLymlCoCi3Z-_ntg9Bt6-FZpZH4IFm9VYADmr7PLikFAX9XA62tLwwfgxSv_Y6ey1uPCooltFSab1vbO2k74-KV2Q8S-9QaBdEfY_-l2Y9k6bte1EQE2L/s1600/ciara-0007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg45XVgohgpjogvNYnloKl8OkfmLymlCoCi3Z-_ntg9Bt6-FZpZH4IFm9VYADmr7PLikFAX9XA62tLwwfgxSv_Y6ey1uPCooltFSab1vbO2k74-KV2Q8S-9QaBdEfY_-l2Y9k6bte1EQE2L/s1600/ciara-0007.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga_ImaWRc2ELPtxL_4PoKdqNh3EcSneVmK31NvBJVMfg_aSMeBYSiC0w9Xq4TJjGFtnzTcAbEo_w3AVaKaBFWdG0p3B1_76R6ft95xMnZ9BfvzsJL_TtRxEHyfrht-UnZPNBTfTA9y02S8/s1600/ciara-0008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga_ImaWRc2ELPtxL_4PoKdqNh3EcSneVmK31NvBJVMfg_aSMeBYSiC0w9Xq4TJjGFtnzTcAbEo_w3AVaKaBFWdG0p3B1_76R6ft95xMnZ9BfvzsJL_TtRxEHyfrht-UnZPNBTfTA9y02S8/s1600/ciara-0008.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Notate come i riscontri siano posizionati troppo all'indietro:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHMqUVS05xeXJYhVZI1xlhQ7CzXtcZ6vjsosyVv7JPQLWCnk5aZWa9fFKwILqOVk2FxODnyx2cZu43ImVUvmnbm5Mo5AndYnN1sE5Vb-q_kID4v-E2oraYgVGbQvEfxMEkESORo5-WvMed/s1600/ciara-0009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHMqUVS05xeXJYhVZI1xlhQ7CzXtcZ6vjsosyVv7JPQLWCnk5aZWa9fFKwILqOVk2FxODnyx2cZu43ImVUvmnbm5Mo5AndYnN1sE5Vb-q_kID4v-E2oraYgVGbQvEfxMEkESORo5-WvMed/s1600/ciara-0009.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Larghezza estrema del canale mediano tra i due cuscini:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjARxqS5nHz_Gr65gM8sUyWSnt3PbeU5lRG4R_x5_BkOrs6cJmaa2rNPJBdfLl6bsrUkBrUBz1XuRtzxz-itDpFNSsZqLpV9wYgIX1M18AFdpzz3sFDAHsr6iCkgJnbv2d1t81IIh2h0zDw/s1600/ciara-0010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjARxqS5nHz_Gr65gM8sUyWSnt3PbeU5lRG4R_x5_BkOrs6cJmaa2rNPJBdfLl6bsrUkBrUBz1XuRtzxz-itDpFNSsZqLpV9wYgIX1M18AFdpzz3sFDAHsr6iCkgJnbv2d1t81IIh2h0zDw/s1600/ciara-0010.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo provato la <span class="il">sella</span> anche con una modella sopra. Notate bene, la <span class="il">sella</span> è stata messa su uno sgabello, perché non starebbe sul dorso di nessun cavallo senza provocare danni.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjBhLyWcMWAdYpoyKt43MJvAalJkOCyI9vHyWJK6vPLcub-hTcUDY0wzWbjawL5wVfDIJq3ts1rvaY5EQ8tROmOPhv1vmvR7YfDKnKPmGZgPKyhckDmvzfSQ5e9i8oEQjJN-O7RWFx-25n/s1600/ciara-0011.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjBhLyWcMWAdYpoyKt43MJvAalJkOCyI9vHyWJK6vPLcub-hTcUDY0wzWbjawL5wVfDIJq3ts1rvaY5EQ8tROmOPhv1vmvR7YfDKnKPmGZgPKyhckDmvzfSQ5e9i8oEQjJN-O7RWFx-25n/s1600/ciara-0011.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non credo che sia possibile trovare un essere umano che abbia una gamba
che possa star dietro quel corno fisso. Sembra essere così doloroso per
l'<span class="il">amazzone</span>, proprio come lo sarebbe per un cavallo.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimXicu1L94dpNiSUM8jqnEQKn1zZb3bUYvOihpsEXEpZuZBHkmRzZgUqBxcrgh3C6bkBgRPovXS2T6bi4YO6FJVQXe8HH6K_tZm3OzQYgXr4NWmr7DnzmAPofMkAlPGDscnkQWlqppVeBB/s1600/ciara-0012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimXicu1L94dpNiSUM8jqnEQKn1zZb3bUYvOihpsEXEpZuZBHkmRzZgUqBxcrgh3C6bkBgRPovXS2T6bi4YO6FJVQXe8HH6K_tZm3OzQYgXr4NWmr7DnzmAPofMkAlPGDscnkQWlqppVeBB/s1600/ciara-0012.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
È impossibile stare seduti con i fianchi e le spalle diritte perché la <span class="il">sella</span> costringe l'<span class="il">amazzone</span> ad avere il corpo in torsione verso sinistra. La <span class="il">sella</span> è perfettamente centrata sullo sgabello!!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKsLNPLgUOgKcsKEiih9IewDFkrQV_FL1_zitdO7NEXhvnQFr_ESoDxigP-5V2YqoxlWwYXRydAod4SEZgH0aKS2NDPu-g5Zh7TXGkvzgSXshaNEYLQxLWeloEkN5au3WReRLw7cqQtljz/s1600/ciara-0013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKsLNPLgUOgKcsKEiih9IewDFkrQV_FL1_zitdO7NEXhvnQFr_ESoDxigP-5V2YqoxlWwYXRydAod4SEZgH0aKS2NDPu-g5Zh7TXGkvzgSXshaNEYLQxLWeloEkN5au3WReRLw7cqQtljz/s1600/ciara-0013.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeBgjYWsyM7qVW2NRuPjIlIrn7W3pf7v_I0vpmxXgUu-Ib0d0BFhq8rS8Na_2Ju8x8ILGkQB1Dt7Vt6vxRLGf7ban8cAPE5wTSe47HkrUYdL9YwuvAcPvr7t5vMfJOHEFsTgIZCJTKyh9P/s1600/ciara-0014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeBgjYWsyM7qVW2NRuPjIlIrn7W3pf7v_I0vpmxXgUu-Ib0d0BFhq8rS8Na_2Ju8x8ILGkQB1Dt7Vt6vxRLGf7ban8cAPE5wTSe47HkrUYdL9YwuvAcPvr7t5vMfJOHEFsTgIZCJTKyh9P/s1600/ciara-0014.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
Ancora la posizione dell'<span class="il">amazzone</span> è sbilanciata verso sinistra!!!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZIZxGbJrCYiV4jjTXv8pS-IcUd2_VZxpXCPNPi4iERTfaA_we_KG61CiwkiCIvob_aalNUQA7TEGtBDCeGACj9xtcKjqsdqlIav3-zGDdod9rY8WXosW3RBzFvSPx7XowNT5p_Qe-Kb1m/s1600/ciara-0015.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZIZxGbJrCYiV4jjTXv8pS-IcUd2_VZxpXCPNPi4iERTfaA_we_KG61CiwkiCIvob_aalNUQA7TEGtBDCeGACj9xtcKjqsdqlIav3-zGDdod9rY8WXosW3RBzFvSPx7XowNT5p_Qe-Kb1m/s1600/ciara-0015.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
I riscontri del sottopancia sono malamente cuciti... è molto pericoloso<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhASv5Jadp6909NXYdx5JuVRUeQg7V8wTERA58P-JAzRIti7lItpGGRIyIkWTgmz7Gm0vjeU9O5DHeiKPlQEpV3F9Bgnl3SQPShosZe15mm4hNWfB8Qg_wLSzxxBUtpgqW9JWlfvLvpakST/s1600/ciara-0016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhASv5Jadp6909NXYdx5JuVRUeQg7V8wTERA58P-JAzRIti7lItpGGRIyIkWTgmz7Gm0vjeU9O5DHeiKPlQEpV3F9Bgnl3SQPShosZe15mm4hNWfB8Qg_wLSzxxBUtpgqW9JWlfvLvpakST/s1600/ciara-0016.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Cuscini completamente asimmetrici.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSugF1oHr57JNOWTuP-rs7XjLP9bZmvteEgMSg5iqQwx2ZTivUJZyCbcMcnoRHKsXkkCefRzEFU35NGeHpIMfFulmlkQDVLXO8X5e5GV6XjVJC1Wb82wuJ3aEqHK4swf6Xi44SrqOrPRFp/s1600/ciara-0017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSugF1oHr57JNOWTuP-rs7XjLP9bZmvteEgMSg5iqQwx2ZTivUJZyCbcMcnoRHKsXkkCefRzEFU35NGeHpIMfFulmlkQDVLXO8X5e5GV6XjVJC1Wb82wuJ3aEqHK4swf6Xi44SrqOrPRFp/s1600/ciara-0017.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<span class="il">Sella</span> moooooolto larga, ben 24 pollici. La mia <span class="il">sella</span> normale ha una larghezza di 17 pollici.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMmToPONAy-MZhyifr64bOHAgXYNH8XtILbmTSjoqvk544sy-Lt3zSPSPnSU2a6TISXKxHwWMW3qYBa1UzGRbIuiAQVGuWfiuNXPGCU2E8-FOQcUmVFvupTOkRVQYpXy3HNtYV-7u2eXIU/s1600/ciara-0018.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMmToPONAy-MZhyifr64bOHAgXYNH8XtILbmTSjoqvk544sy-Lt3zSPSPnSU2a6TISXKxHwWMW3qYBa1UzGRbIuiAQVGuWfiuNXPGCU2E8-FOQcUmVFvupTOkRVQYpXy3HNtYV-7u2eXIU/s1600/ciara-0018.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Il riscontro del sottopancia si è staccato dopo un leggero sforzo: i chiodi di fissaggio erano arrugginiti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPbmU-TCIyNK0wQ6hJ3us9Fm-O1_bFsrSTebgJcTBy4c1Z-lIj6-smoo0v6HTiDMOFHeGmlP-TAunH6kfMQSNOPsrtnx8lgqxddAyDKCWyKetJCrGgCTndEuK5LZNz0AGXQ9WHxK8lByPq/s1600/ciara-0019.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPbmU-TCIyNK0wQ6hJ3us9Fm-O1_bFsrSTebgJcTBy4c1Z-lIj6-smoo0v6HTiDMOFHeGmlP-TAunH6kfMQSNOPsrtnx8lgqxddAyDKCWyKetJCrGgCTndEuK5LZNz0AGXQ9WHxK8lByPq/s1600/ciara-0019.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4lZpIoc_ioth7zo4I-Trwj0lRK0c0FEfqhhk557XkaNKK1IiTvZMkEtGdBHlrM2KWQ0G40xRq_-cc2_xqQLM3Cg0X5DY_h9hz0Ir2J0vXtDIhb1xXwGD6r2rlvDQKs7Y4WhAcTFJB6kIs/s1600/ciara-0020.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4lZpIoc_ioth7zo4I-Trwj0lRK0c0FEfqhhk557XkaNKK1IiTvZMkEtGdBHlrM2KWQ0G40xRq_-cc2_xqQLM3Cg0X5DY_h9hz0Ir2J0vXtDIhb1xXwGD6r2rlvDQKs7Y4WhAcTFJB6kIs/s1600/ciara-0020.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO0VBF9yPUDak5e1_Iz_EIkfIREtDUlnhIlIZy14qnJ6RXwU7xlLh8bdQ-eMeuiQC-x2ZjEJ7Zncq6fanZYQLk-Osw9NkXJjbb4BNwfEvpXvopJdC5wrbp_g97igJOP9i4onU4PpR0l93Z/s1600/ciara-0021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO0VBF9yPUDak5e1_Iz_EIkfIREtDUlnhIlIZy14qnJ6RXwU7xlLh8bdQ-eMeuiQC-x2ZjEJ7Zncq6fanZYQLk-Osw9NkXJjbb4BNwfEvpXvopJdC5wrbp_g97igJOP9i4onU4PpR0l93Z/s1600/ciara-0021.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Come è attaccato il corno fisso all'arcione: si tratta di un pezzo di
plastica e polistirene avvolto in un pezzo di cuoio e INCOLLATO all'arcione!!!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLp3RnJVO2y2d4y_uFNdKiNhukMW90iXUITLk7PoefrcffNBznhiCGuYgzeR5zhQOpIqOSKaqEhJGfj4qaROmuHu6Ki-hI1meTiWzrcZXAmsssDTwzKoH4ejuMYAIPP43XUeifquZ0b22-/s1600/ciara-0022.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLp3RnJVO2y2d4y_uFNdKiNhukMW90iXUITLk7PoefrcffNBznhiCGuYgzeR5zhQOpIqOSKaqEhJGfj4qaROmuHu6Ki-hI1meTiWzrcZXAmsssDTwzKoH4ejuMYAIPP43XUeifquZ0b22-/s1600/ciara-0022.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<a href="http://sidesaddleciara.com/2013/09/23/budget-side-saddle/" target="_blank">Articolo originale sul blog di Ciara</a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Si ringraziano Ciara O'Connell e Becca Holland per aver autorizzato l'utilizzo del testo e delle immagini <span class="il">da</span> parte di sidesaddlebook. </div>
<br />Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-21180004457818414162013-06-07T14:51:00.000+02:002013-06-07T14:57:43.609+02:00Sistema di staffe per la sella da amazzone<!--[if gte mso 9]><xml>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2PIDcl64-bP1O9C7j4HijJuzZegkAA9GBfueJ6li0YPlGlTijzmd_LkYmeVUMa8mIMZVcDbWZmWLPyKmIxTH0Kt3Dj1rg6krEOvfd2n1rUP34gQH8CUPyseoMLPqqkP-IYLNsxZLXeY1t/s1600/306371.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="321" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2PIDcl64-bP1O9C7j4HijJuzZegkAA9GBfueJ6li0YPlGlTijzmd_LkYmeVUMa8mIMZVcDbWZmWLPyKmIxTH0Kt3Dj1rg6krEOvfd2n1rUP34gQH8CUPyseoMLPqqkP-IYLNsxZLXeY1t/s400/306371.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sistema di staffe per la sella da amazzone </td></tr>
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<div style="text-align: justify;">
Sistema di staffe per la sella da amazzone, composto da una mezza pantofola in pelle e una staffa di sicurezza Scott's, 1885 - 1893. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il sistema è stato fatto tra il 1885 e il 1893 da "Hampson & Scott" e serviva per permettere il rilascio del piede dell’amazzone durante la caduta. </div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
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</div>
<div class="MsoNormal">
<br />
Le staffe di sicurezza per le selle da amazzone sono state
introdotte verso la metà del XIX secolo. Il sistema di sicurezza Scott's è stato
brevettato nel 1885 da John Scott della ditta inglese "Hampson & Scott" e si
differenziava dai sistemi precedenti (come il Latchford) per la presenza di un
archetto metallico situato tra la campana e la panca dello staffile che si
apriva nel momento in cui veniva esercitato un peso sufficiente sulla parte
posteriore della panca.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
Le staffe di sicurezza, in quanto brevettate, erano piuttosto care, differentemente dalle staffe normali. Per esempio, Anthony Hordern and Sons di Sydney le vendeva nel 1895 per 15 scellini. Con l’introduzione dei meccanismi di rilascio dello staffile da parte dei maggiori produttori di selle da amazzone, le staffe di sicurezza sono diventate sempre meno utilizzate. Oggigiorno le staffe di sicurezza Scott's o Cope's sono utilizzate con le selle che hanno un portastaffili a rullo.</div>
<br />Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-65496119668145481122013-05-21T00:11:00.000+02:002013-05-21T00:11:26.192+02:00Introduzione alla monta in amazzone<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKVEOwLjOXPlEM39Rh5u9Tsh8KDoVWHnqNqODXCY577OPnf-f3p30_j9_YXzh2adSr2npb2yLVjk176OGTCUryPmM1xu0GaRRnU5zU-9nluwxuOSv3NSHU1mE68pCVOnoy9o4ioIFOsDnk/s1600/copertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKVEOwLjOXPlEM39Rh5u9Tsh8KDoVWHnqNqODXCY577OPnf-f3p30_j9_YXzh2adSr2npb2yLVjk176OGTCUryPmM1xu0GaRRnU5zU-9nluwxuOSv3NSHU1mE68pCVOnoy9o4ioIFOsDnk/s640/copertina.jpg" width="459" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: small;">Jane Pryor</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: small;">"INTRODUZIONE ALLA MONTA IN AMAZZONE"</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: small;">Illustrato da Carole Vincer</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: small;">Prefazione di Tomaso Vialardi di Sandigliano</span></span></div>
<br />
<br />
Progetto italiano, traduzione dall’inglese e glossario di Oleksandra Danylevska.<br />
Revisione generale e progetto editoriale di Tomaso Vialardi di Sandigliano.<br />
<br />
IL PRIMO LIBRO PUBBLICATO IN ITALIA SULLA MONTA IN AMAZZONE.<br />
<br />
Tutto quello che c’è da sapere per iniziare a montare in amazzone: il tipo di cavallo, la sella e i suoi finimenti, il salto, le cacce, cosa indossare, come indossarlo e quando. Il libro include un glossario, utile per orientarsi nelle varie terminologie tecniche.<br />
<br />
Euro 24.<br />
Edito da Widerholdt Frères - 28045 Invorio (NO). <br />
Edizione limitata di 250 copie.<br />
<br />
Disponibile immediatamente inviando una mail a sidesaddlebook@gmail.com oppure presso le migliori librerie.<br />
Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-38991465048376666982013-03-25T23:47:00.001+01:002013-03-25T23:47:55.226+01:00Abito nero da amazzone (1885 circa)<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><br>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh52xaSrXZHVUI3W1qM8l_YsVhzn4_kKZsHCsx3j5ID3GEqr1aJ-uo42uh9f_HJuH9bxPScjwxzjgfxk7Ix8ROXSgLJEvh_t6aBP9n-lz7JnVKvVGSvEkGOaTY4kfxIvAbSIUlrTYu9_sa1/s1600/DSC_0431-M.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh52xaSrXZHVUI3W1qM8l_YsVhzn4_kKZsHCsx3j5ID3GEqr1aJ-uo42uh9f_HJuH9bxPScjwxzjgfxk7Ix8ROXSgLJEvh_t6aBP9n-lz7JnVKvVGSvEkGOaTY4kfxIvAbSIUlrTYu9_sa1/s640/DSC_0431-M.jpg" width="427" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Abito da amazzone del 1885 circa<u><br /></u></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Abito in lana nera composto da tre pezzi. Il primo è una giacca doppiopetto di ispirazione militare con inserto a collo alto, undici coppie bottoni di madreperla sulla parte anteriore, maniche strette e lievemente a sbuffo con quattro bottoni ciascuna e otto coppie bottoni sulla parte posteriore. La giacca è rinforzata con stecche ed è dotata di una fascia che aiuta a mantenere fermo l’indumento durante la cavalcata.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
La gonna è provvista di un bottone per agganciarla durante la camminata. Completano l’insieme dei pantaloni dello stesso tessuto dell’abito dotati di inserti in pelle. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG0VZUZYUHqDekIoA84uLeShtsCeII9Q7eF4SIl24HMHLpL7MeKKjw6PXQzFtr2TFXfB5IzIzcMHSj8SRX1lS4EbHiW2Y2QCgK9y53_Cf78yaAztcpemk8DLNVlrnQc3Njv3YXZl3GnV9t/s1600/DSC_0439-M.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG0VZUZYUHqDekIoA84uLeShtsCeII9Q7eF4SIl24HMHLpL7MeKKjw6PXQzFtr2TFXfB5IzIzcMHSj8SRX1lS4EbHiW2Y2QCgK9y53_Cf78yaAztcpemk8DLNVlrnQc3Njv3YXZl3GnV9t/s640/DSC_0439-M.jpg" width="428" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dettaglio della manica</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’abito illustrato, nonostante la semplicità delle linee, doveva essere un abito da passeggio, oppure un abito destinato a far parlare di sé durante le battute di caccia. La numerosità dei bottoni decorativi è stata appositamente esaltata durante l’ideazione dell’abito, probabilmente perché la sua proprietaria non voleva passare inosservata. Le misure sono: busto 76.2 cm, girovita 55.9 cm, lunghezza della manica 61 cm e lunghezza dei pantaloni 101.6 cm. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAxzt9bxD46cN1GS-LW2v0LUsQo3g20WHJ2G6fkkAH9TEjO4lpwRkPp0DrZtOz_b9KiPi1V1j6O__v1YuBVFqCUoetDjiheogZqW5WfFIhm7FzyCIjqU4ym2xA5OWfO9HORd4P4pU3lB_m/s1600/DSC_0438-M.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAxzt9bxD46cN1GS-LW2v0LUsQo3g20WHJ2G6fkkAH9TEjO4lpwRkPp0DrZtOz_b9KiPi1V1j6O__v1YuBVFqCUoetDjiheogZqW5WfFIhm7FzyCIjqU4ym2xA5OWfO9HORd4P4pU3lB_m/s640/DSC_0438-M.jpg" width="428" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dettaglio della giacca</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Fonte: <a href="http://whitakerauction.com/">whitakerauction.com</a><br />
<br />
Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-6100850374242474572013-03-12T00:16:00.000+01:002013-03-12T00:18:18.197+01:00Stage di monta in amazzone 18-19 maggio 2013<br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9MbLTi0SPmtCSczYPmc0XzKLkHbIwNO-49ZZQ6OUHKemP038s4vdLmKaNc_CsOC_gXkEnkrRcKMsZqdzG27XB9YGIMIqRSALpW3X2WxvosSCULfEq3PoKt6bQSO1x_XNG7_bdtz_023CC/s1600/422930_4338220301339_1913193316_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9MbLTi0SPmtCSczYPmc0XzKLkHbIwNO-49ZZQ6OUHKemP038s4vdLmKaNc_CsOC_gXkEnkrRcKMsZqdzG27XB9YGIMIqRSALpW3X2WxvosSCULfEq3PoKt6bQSO1x_XNG7_bdtz_023CC/s400/422930_4338220301339_1913193316_n.jpg" width="350" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Stage di monta in amazzone ad Avenches</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br />
L’Associazione Svizzera di Monta in Amazzone organizza uno stage di due giorni a IENA di Avenches (www.iena.ch), rivolto a tutte le persone appassionate di monta in amazzone.<br />
<a name='more'></a><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo stage sarà tenuto da Laurent Mezailles (www.mezailles.fr), uno degli istruttori di monta in amazzone più conosciuti ed apprezzati in Francia. Laurent ha un’esperienza pluriennale nell’insegnamento di questa disciplina ed è autore del libro “<i>Redécouvrir l'équitation en Amazone</i>”. Inoltre, Laurent è specializzato anche nell’insegnamento di lavoro a piedi da terra, di locomozione del cavallo e di corretta posizione e meccanica del cavaliere.</div>
<br />
<b>Programma</b>:<br />
<ul>
<li> Storia della sella da amazzone e il suo corretto posizionamento sulla schiena del cavallo</li>
</ul>
<ul>
<li> Posizione e meccanica del cavaliere </li>
</ul>
<ul>
<li> 4 lezioni pratiche di monta in amazzone</li>
</ul>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le lezioni pratiche verranno commisurate al livello di preparazione di ogni amazzone (principiante, medio, avanzato) in modo da seguirla passo per passo nel perfezionamento della tecnica. Per i livelli non principiante sarà possibile scegliere se concentrarsi sul dressage oppure sul salto ostacoli. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Lingua di insegnamento: francese o inglese. Per chi ne avesse bisogno, sarà possibile avere la traduzione in tedesco o italiano.<br />
<br />
E’ possibile partecipare allo stage sia con il cavallo proprio, sia affittare un cavallo di scuola.</div>
<br />
<b>Prezzi</b>:<br />
<br />
330 CHF per i membri dell’Associazione Svizzera di Monta in Amazzone <br />
400 CHF per i non membri<br />
<br />
Il prezzo dello stage comprende:<br />
• L’insegnamento<br />
• L’utilizzo delle infrastrutture IENA<br />
• La locazione della sella da amazzone (se necessario)<br />
<br />
Il prezzo dello stage non comprende:<br />
• Pasti e bevande<br />
• Locazione del cavallo di scuola<br />
• Quota box per i cavalli di proprietà<br />
<br />
Quota locazione cavallo di scuola: 220 CHF per tutto lo stage<br />
<br />
I posti sono limitati, con priorità le socie dell’Associazione Svizzera di Monta in Amazzone.<br />
<br />
<b>Per ulteriori informazioni</b> non esitate a contattare sidesaddlebook:<br />
sidesaddlebook@gmail.com <br />
<b>Pagina Facebook</b>: Sidesaddlebook - Enciclopedia delle amazzoni<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>Associazione Svizzera di Monta in Amazzone</b>: nata nel 2007, nel 2009 l’Associazione ha ottenuto il riconoscimento della Federazione Svizzera Sport Equestri. L’Associazione è già ben conosciuta dalle amazzoni di tutto il mondo, le socie partecipano regolarmente agli eventi in tutta Europa, dalla Francia alla Germania e dall’Inghilterra all’Irlanda. Inoltre, a settembre di ogni anno l’Associazione organizza un concorso nazionale di monta in amazzone.</div>
<br />Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-69583533003668568342013-03-01T00:28:00.000+01:002013-03-01T00:30:21.870+01:00La regina Vittoria e il duca di Wellington passano in rassegna le Life Guards, con il Windsor Great park sullo sfondo<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1o5tmYIzgRGJqvqLHxLw4Hd2oqVUol7ngs9P7fI0x2gPRB6qdlAsgjht-LDpew0XXmVLIQQkI4mlzX9ci9TMa8IAcR723QUIq3pOfwksrYntQCaSrYEc22AmFT4GxnZLluq2SZYAJMIIX/s1600/12409453_1_x.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1o5tmYIzgRGJqvqLHxLw4Hd2oqVUol7ngs9P7fI0x2gPRB6qdlAsgjht-LDpew0XXmVLIQQkI4mlzX9ci9TMa8IAcR723QUIq3pOfwksrYntQCaSrYEc22AmFT4GxnZLluq2SZYAJMIIX/s400/12409453_1_x.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">"La regina Vittoria e il duca di Wellington passano in rassegna le Life Guards" </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo magnifico olio su tela è stato realizzato da Sir Edwin Henry Landseer (1802-1873) nel 1839, due anni dopo l’ascesa al trono della regina Vittoria. La rassegna delle guardie ivi rappresentata si è tenuta il primo novembre del 1839.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
L’evento in questione è simile al più famoso <i>Trooping the Colour</i>, cerimonia dell’armata britannica risalente al XVII secolo e tutt’oggi uno degli avvenimenti più spettacolari della corona inglese, durante il quale il re o la regina passano in rassegna le proprie guardie. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I reggimenti che resero omaggio alla giovane sovrana (all’epoca ventenne) sono il secondo Life Guards, il quattordicesimo Light Dragons e il secondo battaglione della Rifle Brigade, anche se nell’immagine si possono scorgere soltanto i primi, riconoscibili per le piume nere, i sottosella di pelle di pecora nera e i tipici cavalli morelli. La regina, salita al trono soltanto due anni prima, è rappresentata in sella a un cavallo grigio di nome Comus. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Accanto a lei si riconosce il profilo del duca di Wellington che indossa l'uniforme di Field Marshall e monta un cavallo baio. In realtà, vi sono dubbi sull'effettiva partecipazione del duca a quest'evento a causa di alcuni attriti con la regina in quel periodo. Infatti, Wellington non era molto favorevole al prossimo matrimonio di Vittoria con il principe Alberto che si sarebbe celebrato pochi mesi dopo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il quadro, non eseguito mai nella versione ufficiale, rimase in possesso di Landseer stesso fino al 1874, quando fu venduto da Christie's a Henry William Eaton, un commerciante di seta di successo e grande collezionista di opere dell'artista. Dopo la sua morte il quadro fu di nuovo venduto nel 1892, poi ancora nel 1958 e nel 1966. L'ultima vendita all'asta risale al 1999 quando il quadro fu venduto per 463,500 sterline. </div>
<br />Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-9823689157684143132012-12-21T15:41:00.001+01:002012-12-21T15:41:22.045+01:00Buone Feste<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkypOyyceBmSn0G49vmzzml-vljXfAoAiROBwWggW0g1c4RYbQQcMeeLwBOTOmvwL0fb8W6ym8xa5eg-I5rHmc-fwuz0ZMQDbIOrdFpfnEt_oRlp2cJKetGg_Q7zVXWySbhs_oYOZiI_fe/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkypOyyceBmSn0G49vmzzml-vljXfAoAiROBwWggW0g1c4RYbQQcMeeLwBOTOmvwL0fb8W6ym8xa5eg-I5rHmc-fwuz0ZMQDbIOrdFpfnEt_oRlp2cJKetGg_Q7zVXWySbhs_oYOZiI_fe/s640/1.jpg" width="404" /></a></div>
<br />
<br />
Buon Natale e i nostri migliori auguri per un 2013 pieno di successi.<br />
<br />
- sidesaddlebook Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-83203750586939898012012-12-11T14:36:00.000+01:002012-12-11T15:09:28.970+01:00Il prezzo delle meraviglie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhexlSiXxuHMVWBYQOpR6ZHA0WKzMUsIi1UjZembcnVuK4BXYQ-SPF_-CjI9c0Qa8M6HPcwetYJ6LcppkLoj6EVfpaLmcMtE_xFs-Hp201WNCDpZ-KrpBVhfe2qshTIYgSF5tfmqsV_kgj8/s1600/Princrss+mary_november+1934.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhexlSiXxuHMVWBYQOpR6ZHA0WKzMUsIi1UjZembcnVuK4BXYQ-SPF_-CjI9c0Qa8M6HPcwetYJ6LcppkLoj6EVfpaLmcMtE_xFs-Hp201WNCDpZ-KrpBVhfe2qshTIYgSF5tfmqsV_kgj8/s1600/Princrss+mary_november+1934.gif" /></a></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP-r9Q71pzg4OHgQLy1j8rtyXWNMVu1gJTitf6uws03QIaRgYLXfAB_q3WTrj6ImUG4ikN6JL2_q4PTPKZDcCbph1vdNqR9wxrc7LW9eNsGAkTUlJTkzKXZF1EJDDMc-1N5x1fD6mNnElU/s1600/Earl+Harewood+and+the+Princess+Royal+at+meeting+of+the+Bramham+Moor+Hunt,+Nov24+1934.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="333" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP-r9Q71pzg4OHgQLy1j8rtyXWNMVu1gJTitf6uws03QIaRgYLXfAB_q3WTrj6ImUG4ikN6JL2_q4PTPKZDcCbph1vdNqR9wxrc7LW9eNsGAkTUlJTkzKXZF1EJDDMc-1N5x1fD6mNnElU/s400/Earl+Harewood+and+the+Princess+Royal+at+meeting+of+the+Bramham+Moor+Hunt,+Nov24+1934.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il conte e la contessa di Harewood durante la battuta a Bramham Moor Hunt, 1934 </td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Certe volte le case d’aste offrono in vendita delle vere meraviglie. Domenica 9 dicembre scorso, la casa d’aste Christie’s vendeva “i pezzi dalla soffitta” della famosa Harewood house, residenza dei conti di Harewood, una famiglia nobile legata anche alla famiglia reale inglese. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tra i vari cimeli sono stati presentati due abiti da amazzone di Mary, principessa reale (figlia di re Giorgio V e della regina Mary) e contessa di Harewood (in quanto moglie del conte di Harewood). Entrambi gli abiti sono stati fatti dalla celebre ditta Busvine, uno dei marchi d’eccellenza d’epoca per l’alta sartoria delle tenute da caccia. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Il primo abito è di colore grigio ed è composto da giacca, pantaloni e grembiule, su quest’ultimo è scritta la data ed il nome della proprietaria “'10/5/34,D. No Tc7679/H.R.H. The Princess Royal”. Il gilet è di colore crema e glii stivali neri sono in gomma. La tenuta è completata da un cilindro nero. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3mrF0zGVPcwYVgwJsTECrErBzev2Gpt0JOETwDHKb_HABHVNOKcP2m9JK1WpXVIThNsxP449Rff12OPfXbRy6mekzIW1-rbNWWcz6DfDBmKi2qbnlIr_qgm3QPSm5i3WIogq9x1SvT1qP/s1600/princess_mary.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3mrF0zGVPcwYVgwJsTECrErBzev2Gpt0JOETwDHKb_HABHVNOKcP2m9JK1WpXVIThNsxP449Rff12OPfXbRy6mekzIW1-rbNWWcz6DfDBmKi2qbnlIr_qgm3QPSm5i3WIogq9x1SvT1qP/s400/princess_mary.jpg" width="257" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Abito grigio da amazzone di Mary, contessa di Harewood</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il secondo abito è di lana nera, composto anch’esso da tre pezzi: giacca, pantaloni e grembiule con etichetta “5/11/35 D No R949/H.R.H. Princess Royal”. Inoltre, il lotto comprendeva anche una camicia, un plastron, un paio di stivali in pelle ed un cilindro con scatola originale, con l'iscrizione 'H.R. Highness/The Princess Royal/Harewood House/Leeds/new/1955’. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK9xTbmRkYWNeL1MebzKJoqVXXF_g3Sbod4dqyPzFNPVADQHNJihtNQupjeVdGdtqMh_4HAS4BfL8iuCw5MmDq21nEeWlUcPd4oKeu2miUiaZhyphenhyphenPLA6iVYjospWTHcXiFsTJPX0zLDkeC5/s1600/Princess_mary2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK9xTbmRkYWNeL1MebzKJoqVXXF_g3Sbod4dqyPzFNPVADQHNJihtNQupjeVdGdtqMh_4HAS4BfL8iuCw5MmDq21nEeWlUcPd4oKeu2miUiaZhyphenhyphenPLA6iVYjospWTHcXiFsTJPX0zLDkeC5/s400/Princess_mary2.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Abito nero da amazzone di Mary, contessa di Harewood</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciò che ha suscitato alcune perplessità nel mondo delle amazzoni moderne erano le stime alquanto basse che venivano forniti dalla casa d’asta: £200 - £300 per il primo lotto e £300 - £500 per il secondo. In altre parole, le stime fatte da Christie’s sembravano riflettere soltanto il costo di un abito Busvine, senza considerare né gli accessori, né la figura della proprietaria. Alla fine, però, i potenziali proprietari si sono dati battaglia senza badare a spese per aggiudicarsi i lotti: infatti, l’abito grigio è stato battuto per £1.188 e quello nero per £4.375, prezzi sicuramente alti per la maggior parte dei collezionisti e appassionati della monta all’amazzone.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Fonte: <a href="http://www.christies.com/" target="_blank">Christie's</a><br />
<br /></div>
Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-2969175833843693212012-11-05T18:29:00.000+01:002012-11-05T18:30:17.927+01:00Considerazioni generali sulla monta all'amazzone<!--[if gte mso 9]><xml>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6ErHnxgYcjCq21qNtiNqtcUaR0N0lqZH_B62CdHM8hk_D9RjOEoyfelwBCtHh2IZ8NlTVcmBrZDztg5qdUHMb2s6jygpJFbno6kVQOImztRDwh_7pIrBaJsIMiAZlwyf_q7brHDSUWRvY/s1600/Poverty+and+Privilege+-+Heywood+Hardy.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6ErHnxgYcjCq21qNtiNqtcUaR0N0lqZH_B62CdHM8hk_D9RjOEoyfelwBCtHh2IZ8NlTVcmBrZDztg5qdUHMb2s6jygpJFbno6kVQOImztRDwh_7pIrBaJsIMiAZlwyf_q7brHDSUWRvY/s400/Poverty+and+Privilege+-+Heywood+Hardy.png" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Heywood Hardy "Povertà e privilegio" ("<i>Poverty and privilege</i>")</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La monta all’amazzone è una disciplina molto particolare rispetto alle altre attività equestri ed è caratterizzata da un aspetto alquanto singolare: l'esclusività. Infatti, mentre l’equitazione moderna vanta di essere uno degli sport meno sessisti esistenti sulla faccia della terra (le donne e gli uomini gareggiano alla pari senza distinzione tra categorie maschile e femminile), la monta all’amazzone è un’attività riservata (quasi) esclusivamente al gentil sesso.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Oltre a ciò, la disciplina non può certamente essere classificata come accessibile a tutti, visti i maggiori costi che comporta se paragonata ad altre attività equestri: una buona sella da amazzone costa non meno di 1500-2000 euro e necessita di maggiori attenzioni rispetto ad una sella classica che si concretizzano non solo per le costanti cure quotidiane, ma anche per la necessità di manutenzione più o meno frequente da parte di sellai specializzati. I controlli periodici non possono essere ignorati perché da questi dipendono la vostra sicurezza ed il benessere del vostro cavallo. Se la sella non è bilanciata bene, è impossibile controbilanciare la posizione con il proprio peso a causa della struttura della sella stessa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta trovata la sella giusta, bisogna aggiungere il costo di un buon abito dal taglio inglese, un paio di stivali inglesi bassi e senza risvolti, un frustino o uno <i>stick </i>adatto, nonché gli altri accessori quali guanti, cappello, plastron, velo e via dicendo – il risultato è che per tutto questo vi toccherà inevitabilmente spendere un piccolo patrimonio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’esclusività ed il costo maggiore della monta all’amazzone non deve meravigliare coloro che si avvicinano a questa disciplina: storicamente le donne che montavano in questa maniera erano nobili o molto benestanti, sicuramente senza alcun vincolo di bilancio. Una signora poteva possedere un cavallo personale solo avendo a disposizione delle notevoli risorse finanziarie, perché prima di montare un cavallo destinato esclusivamente alla monta all’amazzone il cavallo stesso doveva essere sottoposto ad un addestramento particolare. Inoltre, storicamente, una sella da amazzone costava mediamente due o tre volte la sella normale e richiedeva cure più attente da parte del personale di servizio. A questo punto gli altri dettagli come l’abito o il copricapo erano dei piccoli particolari sul costo dei quali si poteva chiudere un occhio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Coloro che si vogliono avvicinare a questa disciplina dovrebbero tener presente che la monta all’amazzone, similmente al polo, è una disciplina tendenzialmente esclusiva. E’ nata come tale, si è sviluppata come tale e, perfino oggi, sotto certi aspetti rimane tale. La posizione dell’amazzone stessa, così ferma, così sopraelevata rispetto alla posizione in sella inglese tradizionale, conferisce alla cavallerizza un aspetto che si potrebbe definire regale, pieno di grazia e di fascino. Non è possibile trovare una buona sella da amazzone che costi poco, come non vi è modo di imbattersi in un buon sarto che vi possa fare un <i>habit </i>inglese a basso costo. Sicuramente oggi tutti possono provarla e praticarla senza restrizioni, grazie alla presenza delle amazzoni in ogni paese europeo, ma nel cominciare ad avvicinarsi seriamente a questo mondo siate pronti a costi relativamente alti e alla difficoltà di trovare competenze nel settore. Non a caso, tutte le migliori amazzoni prima di diventare tali hanno investito non solo denaro per le attrezzature, ma anche tempo e fatica per studiare bene la disciplina. Perché si sa che il cavallo non ammette l’ignoranza e la monta all’amazzone, data la facilità estrema con la quale è possibile rovinare il cavallo in mancanza di conoscenze, non l’ammette a maggior ragione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-45108337523565883412012-10-25T13:04:00.000+02:002012-10-25T14:39:07.881+02:00OWEN & Co<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlEWpfl6h_z7_ALAlkwQNfeBp4CBYu-4sZqxgRteTYQ2_BqBVBN7cPFX5lztfFzPrLs8J5yxWHqmsQL1oa0Yqv4WnWf18hGYiKV05wq-PoeRJA1Sbwyc8iGqn_WuPVO9ZaBnfGvRElrOY/s1600/owen_girth4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="385" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlEWpfl6h_z7_ALAlkwQNfeBp4CBYu-4sZqxgRteTYQ2_BqBVBN7cPFX5lztfFzPrLs8J5yxWHqmsQL1oa0Yqv4WnWf18hGYiKV05wq-PoeRJA1Sbwyc8iGqn_WuPVO9ZaBnfGvRElrOY/s400/owen_girth4.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una sella Owen con il tipico sottopancia originale a tripla fibbia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
La terza delle marche inglesi più famose per la produzione delle selle da amazzone è la Owen & Co, nata nei primi decenni dell'Ottocento grazie a Henry Owen.<br />
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' proprio alla Owen che si deve l'introduzione della sella dal seggio piatto verso il 1900, un'innovazione rivoluzionaria poiché permette alle amazzoni di bilanciare meglio il peso sia nel lavoro in piano che sul salto. Per la qualità dei prodotti, la ditta era anche fornitrice ufficiale della Regina Vittoria e dei Re d'Italia.</div>
<br />
Riconoscere una Owen relativamente facile, in particolare:<br />
<ul style="text-align: justify;">
<li>Il quartierino è di forma ovale e nasconde sotto un sistema di sicurezza tipico del marchio. Il problema del sistema Owen è che non sempre il gancio dello staffile si adatta a qualunque porta-staffili (anche se sono entrambi Owen) poiché la forma e lo spessore di due componenti possono variare. Per questo motivo è sempre fortemente consigliato acquistare una Owen completa dello staffile in modo da non dover cercare successivamente quello adatto.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Le selle Owen sono senza dubbio quelle con migliori rifiniture: infatti, vengono spesso utilizzate per lo <i>showing</i> proprio per la loro qualità. Questo fatto contribuisce anche ad aumentare il prezzo medio che viene chiesto per questa marca: secondo una regola generale, a parità di condizioni, una Owen è più cara rispetto ad altri marchi. Proprio per la sua qualità eccezionale, alcune amazzoni considerano le Owen come le "Rolls Royce" tra le selle da amazzone.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>L'arcione rinforzato non è una caratteristica peculiare, per cui, prima di effettuare i salti, è consigliabile consultare un sellaio specializzato per assicurarsi di non correre il rischio di rompere l'arcione.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Mediamente le Owen sono più pesanti delle altre selle. Inoltre, le Owen calzano grandi: un'amazzone che generalmente usa una 17.5'' Champion and Wilton o Mayhew, nell'andare a scegliere una Owen, dovrebbe cercare una 16.5'', se non più piccola. Per questo motivo, prima di acquistare questo tipo di selle, è fortemente consigliato provarle.</li>
</ul>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Di seguito sono riportate le immagini di una sella Owen restaurata da <a href="http://www.nickcreaton.co.uk/">Creaton Saddles</a>. Le immagini sono state gentilmente concesse da Sig. Nick Creaton. L'esecuzione dei lavori di restauro è magistrale quasi quanto la qualità delle rifiniture originali.</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi37KUccFoUug1jcLGtKdZVhVrv4atnW4BzIfOxJFP2VcZS2DC6YMJeIrKr-B9N7K_mYU5fgcNFPKRm584jH3ZhrpLgE1fHME67e46Af40UQCdu2r0k1YYE2XyYFClXE1Pha0cvfpFYQ3c/s1600/Creaton_Owen_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="385" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi37KUccFoUug1jcLGtKdZVhVrv4atnW4BzIfOxJFP2VcZS2DC6YMJeIrKr-B9N7K_mYU5fgcNFPKRm584jH3ZhrpLgE1fHME67e46Af40UQCdu2r0k1YYE2XyYFClXE1Pha0cvfpFYQ3c/s400/Creaton_Owen_1.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una sella Owen - lato sinistro (© Nick Creaton)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sul lato sinistro si nota immediatamente il quartierino ovale. I corni non sono più larghi e triangolari come quelli di Champion and Wilton o Mayhew proprio perché la sella non è destinata al salto. Il seggio è perfettamente piatto ed è rivestito in camoscio per una maggiore aderenza.</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFObQ6RZ7CQfKTkt59pHytg2whI413eEH9-PEjN1g9QhKh2KgJG6JIt3cCHrF56NM94wuK10BPEN7O2_MrFZV9h5TJv7Y-1GNT5BQw_GbMHoCBx-vzF9k_pLMpIlNL-135cXpxXzQg6xw/s1600/Creaton_Owen_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="353" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFObQ6RZ7CQfKTkt59pHytg2whI413eEH9-PEjN1g9QhKh2KgJG6JIt3cCHrF56NM94wuK10BPEN7O2_MrFZV9h5TJv7Y-1GNT5BQw_GbMHoCBx-vzF9k_pLMpIlNL-135cXpxXzQg6xw/s400/Creaton_Owen_2.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una sella Owen - lato destro (© Nick Creaton)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sul lato opposto il quartiere destro è più stretto ed allungato rispetto al solito: questo accorgimento evidenzia bene il movimento della spalla del cavallo durante lo <i>showing</i>. I due anelli tra l'attacco della cinghia di bilanciamento e il quartiere servono per il <i>sandwich box</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In questa foto si nota bene anche il rivestimento in tessuto dei cuscini della sella: infatti, il tessuto è preferito alla pelle poiché scivola meno e facilita il lavoro del sellaio durante il check per l'imbottitura dei cuscini e del bilanciamento della sella. Il check dei cuscini è un'operazione che per ogni sella nuova dovrebbe avvenire almeno una volta ogni due-tre mesi, mentre per una sella più vecchia tutto dipenderà dalla frequenza d'uso e dal numero di cavalli con i quali la sella è stata utilizzata.<br />
<br /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-58975297251908217782012-09-25T16:17:00.000+02:002012-09-25T17:43:05.060+02:00F.W. MAYHEW & Co<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXGLcuXJi3vP1IHNKFTlQVk9qQZqZX8unClgJL1JheffHyrA32pr9RmIAbqhRvhPPXWAVW7gxAX_H7MnHpD2-g1iNVJRtefs3ffFNtxIs5m0LWwN7IzPOkoFCukOM4DdFVDWXuNWvbb_I/s1600/1111.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXGLcuXJi3vP1IHNKFTlQVk9qQZqZX8unClgJL1JheffHyrA32pr9RmIAbqhRvhPPXWAVW7gxAX_H7MnHpD2-g1iNVJRtefs3ffFNtxIs5m0LWwN7IzPOkoFCukOM4DdFVDWXuNWvbb_I/s400/1111.jpg" width="350" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una sella Mayhew, modello "Lissadell" (© Nick Creaton) </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
La storia di Mayhew nasce nei primi anni ‘80 del XIX secolo quando Frederick William Mayhew apre un negozio al 41 Seymour Place, Bryanston Square, London. <br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel giro di alcuni decenni, l'azienda diventa leader del settore acquisendo anche clienti illustri quali i reali inglesi, il Re di Spagna e lo Zar. Il successo della marca è legato ad una forte corrente di innovazione che caratterizza Mayhew fin da subito: nel 1891 vengono brevettati i corni larghi di forma triangolare per rendere ancora più comoda la posizione in sella; successivamente, nel 1920 è una delle prime a presentare sul mercato un quartiere destro più piccolo e corto; nel 1927 arriva anche la sella da amazzone “leggera”, con un arcione rinforzato in alluminio. Infine, nel 1938 viene commercializzato il cosiddetto "The Twingrip", un corno mobile molto più incurvato per consentire di saltare con la posizione in avanti, figlia della rivoluzione caprilliana. </div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Sfortunatamente, anche questa bottega inizia ad avere difficoltà economiche dopo la seconda guerra mondiale. Per non perdere tutto il <i>know how</i> accumulato negli anni, la signora Mayhew decide di dare tutti i disegni al maggiore Wilton della Champion and Wilton, ma anche quest’ultima non riuscirà a sopravvivere a lungo. </div>
<div style="text-align: left;">
<br />
Per riconoscere una Mayhew, bisogna prestare attenzione alle seguenti caratteristiche: </div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Il sistema di sicurezza omonimo, una soluzione tra le più semplici tra quelle esistenti, è stato progettato per consentire il rilascio quando il peso sulla staffa viene spostato bruscamente all’indietro. A differenza del sistema Champion & Wilton che potrebbe essere troppo “sensibile” e sganciarsi durante la salita a cavallo con l’aiuto della staffa, il sistema Mayhew garantisce una buona stabilità. Per questo, i pochi sellai contemporanei che costruiscono selle da amazzone di ottima qualità preferiscono utilizzare proprio questo sistema per i propri prodotti. </li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Il quartierino è di forma rettangolare. Tale forma è riscontrabile anche nelle selle Whippy e le Champion e Wilton dell’ultimo periodo, quindi non c’è garanzia che la sella con questa caratteristica sia effettivamente una Mayhew, ma nella maggior parte dei casi è così. </li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Sui corni e sui quartieri è riportato il nome della marca, spesso con un numero di brevetto di riferimento. Molte volte è possibile riscontrare anche più numeri di brevetto validi nei diversi paesi: per esempio, il sistema di sicurezza Mayhew era brevettato anche negli USA con il numero 481073 e queste informazioni sono spesso riportate sotto il quartierino.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li> Il modello più celebre, ancora presente sul mercato delle selle da amazzone usate, è senza dubbio “Lissadell", fabbricato a partire da primi anni del Novecento. Il nome del modello è spesso leggibile sotto il corno fisso. </li>
</ul>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt8PhK2qXLI5ld-oKqDDm3mHBJ4QfJ__FLOsCVRizyWA6Adg7v-EATXpkON5BvxssDGL0O61LXUFfCLh_4PC6iDscKfZ_U-KhxNQwne5fHWgqUtV0XzdKTnUCtm1PCw4mKyyXjMR-wAO0/s1600/2222.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="327" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt8PhK2qXLI5ld-oKqDDm3mHBJ4QfJ__FLOsCVRizyWA6Adg7v-EATXpkON5BvxssDGL0O61LXUFfCLh_4PC6iDscKfZ_U-KhxNQwne5fHWgqUtV0XzdKTnUCtm1PCw4mKyyXjMR-wAO0/s400/2222.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una sella Mayhew, modello "Lissadell" - lato sinistro (© Nick Creaton) </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtdumQMlGe6NAnUQZNDTn4ZjvBQ7VDK71LlclCJqKsfKkbklbR0lqWLnkrvnk-HPZPOf3a_lDllwhv0-8ULzMTJldjjy5pJdEK6KckNqGR9p2u0qSbg1PbFob7ljwNrCMwKoLVrgiTfqs/s1600/33333.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="347" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtdumQMlGe6NAnUQZNDTn4ZjvBQ7VDK71LlclCJqKsfKkbklbR0lqWLnkrvnk-HPZPOf3a_lDllwhv0-8ULzMTJldjjy5pJdEK6KckNqGR9p2u0qSbg1PbFob7ljwNrCMwKoLVrgiTfqs/s400/33333.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una sella Mayhew, modello "Lissadell" - lato destro (© Nick Creaton) </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La sella illustata sopra, la cui immagine (come tutte le altre di questo post) è stata concessa dal Sig. Nick Creaton di <a href="http://www.nickcreaton.co.uk/">Creaton Saddles</a>, è una Mayhew modello "Lissadell". Si tratta di una sella "classica", dotata di poche decorazioni, ma non per questo poco affascinante. Il seggio è in camoscio per garantire la massima aderenza. Il corno fisso triangolare assicura una posizione molto comoda, mentre l'inclinazione del corno mobile può essere regolata da un laccetto per assicurare la massima funzionalità. Dalla foto del lato destro si nota bene l'altezza e l'ampiezza dei cuscini, con la buona apertura dell'arcione per non far sbattere la sella contro il garrese del cavallo. Infine, la chiusura del quartiere destro è abbastanza insolita rispetto agli altri modelli, ma non per questo priva di grazia e funzionalità.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfNjxwW2GVifsDa2I_9RJg243OeOJowVwvZK2HSCSgw1nQpKhSAfMv1_o_CO1X1EByBlGV7k7RTjh8fs3-ZDz0EtV5WFZlrzWJ3aKu3bnbJDDZjpcMpevwi8fV5GqR-IyiYG5ZILpFens/s1600/44444.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfNjxwW2GVifsDa2I_9RJg243OeOJowVwvZK2HSCSgw1nQpKhSAfMv1_o_CO1X1EByBlGV7k7RTjh8fs3-ZDz0EtV5WFZlrzWJ3aKu3bnbJDDZjpcMpevwi8fV5GqR-IyiYG5ZILpFens/s400/44444.jpg" width="397" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una sella Mayhew, modello "The Twingrip" - lato sinistro (© Nick Creaton) </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRlngJIMiTqlBA0545PA1rldRIue9WPBldhy8MC4wOFmJ_tv4jlik_6gzVyhyphenhyphenTb0S3bZfv9VrIkNbtLaaXajpISq-j9GTpaAwhQfR3CeTtKrCVkYkkpTSDGq97NUZ2-P_Jq3F8DavIhCE/s1600/5555.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="365" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRlngJIMiTqlBA0545PA1rldRIue9WPBldhy8MC4wOFmJ_tv4jlik_6gzVyhyphenhyphenTb0S3bZfv9VrIkNbtLaaXajpISq-j9GTpaAwhQfR3CeTtKrCVkYkkpTSDGq97NUZ2-P_Jq3F8DavIhCE/s400/5555.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una sella Mayhew, modello "The Twingrip" - lato destro (© Nick Creaton) </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
La descrizione della seconda Mayhew può essere riassunta come "il sogno di ogni amazzone che pratica il salto ostacoli". Questa bellissima sella, restaurata recentemente dal maestro sellaio Laura Dempsey, è caratterizzata dalla presenza di un corno mobile particolare, chiamato "The Twingrip" o anche "Houblon head" in onore di una delle più grandi cavallerizze e istruttori della monta all'amazzone che, probabilmente, contribuì alla sua creazione e sviluppo. Oltre ad avere un corno mobile particolare e seggio in camoscio, la sella è dotata anche di <i>Wykeham pad</i>, un cuscino di feltro che è stato inventato per poter utilizzare la stessa sella con più cavalli (il sellaio fabbricava per ciascun cavallo un <i>Wykeham pad </i>apposito). Il lato destro è caratterizzato dal cosiddetto outside girthing system, in cui i riscontri del sottopancia vengono lasciati visibili e non nascosti dal quartiere.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-7145531128340076352012-09-05T17:44:00.001+02:002012-09-05T17:44:49.106+02:00Un'altra sella di Cristina di Svezia (1626-1689)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjreGD3BBVcGFPcaK4idnCiKaqjOF96wW5xSYLmbzye8iu8GbJg9sL2wWxfQVq2x1BQv46kQg9977-JR0soD6HVU3569hg7YpalxcSSxcciTHrhGgMaEcZm_lg_KNQZuwoSPe9wvbdUWHk/s1600/eMuseumPlus3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjreGD3BBVcGFPcaK4idnCiKaqjOF96wW5xSYLmbzye8iu8GbJg9sL2wWxfQVq2x1BQv46kQg9977-JR0soD6HVU3569hg7YpalxcSSxcciTHrhGgMaEcZm_lg_KNQZuwoSPe9wvbdUWHk/s400/eMuseumPlus3.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><!--[if gte mso 9]><xml>
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della Regina Cristina di Svezia fabbricata
nel 1650 ca da Simon Jüterbock<!--[if gte mso 9]><xml>
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Anche questa sella è conservata nell'Armeria Reale (<a href="http://emuseumplus.lsh.se/" rel="nofollow" target="_blank">Livrustkammaren</a>) di Stoccolma ed è una sella francese del 1650 circa fabbricata da Simon Jüterbock. Si tratta di una sella-coperta di velluto rosso riccamente ricamato con filo d’argento con motivi floreali. Il seggio è rivestito di velluto giallo.<br />
</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-6302145111657491962012-09-04T18:04:00.000+02:002012-09-04T18:04:10.287+02:00La sella di Cristina di Svezia (1626-1689)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMgNVf1eSgHKtmzeDVQ_mwD3qrXZW_7Xb2QFuiTyA6PTXCpblJbahbseFiIWrCmSB6ebl8_cKM8sujfHhFnnnIdt2Gxy7bug2hauyYzwe3SVxSbqzz5lHH2KxnFiHpWG_aqyNrn2bsqrg/s1600/eMuseumPlus.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMgNVf1eSgHKtmzeDVQ_mwD3qrXZW_7Xb2QFuiTyA6PTXCpblJbahbseFiIWrCmSB6ebl8_cKM8sujfHhFnnnIdt2Gxy7bug2hauyYzwe3SVxSbqzz5lHH2KxnFiHpWG_aqyNrn2bsqrg/s640/eMuseumPlus.jpg" width="504" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sella della Regina Cristina di Svezia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno dei pochissimi esempi di una sella da amazzone anteriori al 1800 è la sella della Regina Cristina di Svezia (1626-1689) conservata nell'Armeria Reale (<a href="http://emuseumplus.lsh.se/" rel="nofollow" target="_blank">Livrustkammaren</a>) di Stoccolma. <br /><br />La sella è rivestita di velluto rosso e riccamente decorata con i ricami d'argento. L'arcione è in legno, i quartieri sono riccamente decorati con fili d'oro e d'argento, con la frangia di filo d'argento e filo di seta arancione. Su ogni lato della sella ci sono tre riscontri di cuoio bianco per il sottopancia. La staffa finemente lavorata ha la forma di una scarpetta.</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-67758626971163564322012-08-25T17:56:00.002+02:002012-10-25T15:18:35.970+02:00Le selle da amazzone Champion & Wilton<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXmu97HmYU-MNhVKQqAr_QZCReAkdBfpCCvL3fh6s0Ao9mIY-n5kbiJlW2-DG898Ty3IghxevKarCz5k-Cs1eyNwQCd87O85oXB0PjRXEeIeza2Ry6uke1zKAgh5JTyo1yFKRhTPuOVpNF/s1600/11111.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXmu97HmYU-MNhVKQqAr_QZCReAkdBfpCCvL3fh6s0Ao9mIY-n5kbiJlW2-DG898Ty3IghxevKarCz5k-Cs1eyNwQCd87O85oXB0PjRXEeIeza2Ry6uke1zKAgh5JTyo1yFKRhTPuOVpNF/s1600/11111.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine di una sella da amazzone nel primo catalogo della ditta (© Nick Creaton) </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
I marchi più conosciuti e apprezzati di selle da amazzone hanno avuto e continuano ad avere anche oggi una storia gloriosa, anche se si tratta di botteghe che sono state chiuse circa 50 anni fa. La maggior parte delle selle da amazzone utilizzate oggi appartengono a tre marchi inglesi e sono state fabbricate tra il 1900 ed il 1950 circa. Uno dei tre marchi "gloriosi" è Champion & Wilton.</div>
<a name='more'></a><br />
La storia della Champion & Wilton nasce nel lontano 1786 quando Mathew Wilson apre la sua bottega a Londra in Oxford Street. Il nome con cui tutti conoscono il marchio, "Champion & Wilton" è utilizzato a partire dal 1875 ed include i nomi dei due proprietari dell'epoca: Henry Champion e Henry Staines Wilton. Tra i clienti più celebri spicca la casa reale inglese ed i regnanti di Germania, Norvegia ed Olanda.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
La società opererà sul mercato fino alla fine degli anni '50. L'ultima cliente della bottega in Oxford Street è Rosamund Owen, autrice del libro "The Art of Riding Side-Saddle", che nel 1957 ordinò una sella da amazzone. La stessa signora Owen ricorda il negozio come una
bottega di forma allungata e relativamente stretta, con pareti rivestite
di mogano e vetrine in cui era esposta attrezzatura equestre. Nel 2000 la società è stata ufficialmente cancellata dal registro delle imprese.</div>
<br />
Riconoscere una Champion & Wilton è relativamente facile in quanto le selle di questa marca sono dotate di alcune caratteristiche uniche:<br />
<br />
<ul style="text-align: justify;">
<li>La falda (o quartierino) è molto più lungo di quelle di altre marche, con una parte che copre la protezione. Non si tratta soltanto di un accorgimento estetico, ma deriva dalle caratteristiche specifiche del sistema di sicurezza omonimo. </li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Il sistema di sicurezza è sviluppato in modo da non venire azionato finché il polpaccio destro dell'amazzone è appoggiato alla protezione della sella. Lo staffile ha un gancio di forma poliedrica (esagonale) e non può essere utilizzato con i sistemi di sicurezza di altri marche. Il sistema di sicurezza è stato inventato dallo stesso Henry Staines Wilton nel 1879.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Alcune Champion & Wilton hanno una fibbia sul falso quartiere sinistro, oltre ai classici due o tre riscontri. Con questo sistema la cinghia di bilanciamento da utilizzare è quella con un riscontro e non la classica cinghia a due fibbie. Nella bottega di Champion & Wilton la cinghia di bilanciamento veniva anche chiamata Sefton Girth, probabilmente perchè tale cignhia fu fabbricata per la prima volta per la contessa di Sefton. </li>
</ul>
<ul style="text-align: left;">
<li style="text-align: justify;">Il nome della marca è spesso leggibile sui pomi e/o vicino al sistema di sicurezza del portastaffili.</li>
</ul>
<br />
Di seguito sono presentate due selle fabbricate con circa cinquant'anni di differenza tra le due. Le immagini delle selle sono state gentilmente concesse dal Sig. Nick Creaton di <a href="http://www.nickcreaton.co.uk/" target="_blank">Creaton Saddles</a>.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNSJ8KQcKPD9H5ZupJum43Lg78M9GraF2mOm7rEEswtoVoTp-dth-0J4Q2yxhbP5IGSqlV_oDYfwFUHyv9jFQjwqzAcwAqYWZmGXCyQDJl0cecMB-ylCRU9mHs-oTX_xyaA4fARLaiQrOe/s1600/222222222.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="335" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNSJ8KQcKPD9H5ZupJum43Lg78M9GraF2mOm7rEEswtoVoTp-dth-0J4Q2yxhbP5IGSqlV_oDYfwFUHyv9jFQjwqzAcwAqYWZmGXCyQDJl0cecMB-ylCRU9mHs-oTX_xyaA4fARLaiQrOe/s400/222222222.png" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sella Champion e Wilton dei primi del novecento - lato sinistro (© Nick Creaton) </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE8VbWvMSjB0EAKGvmXY9Er9zb4XTwjlEfBE4Z2GDOBHsGaCwAjL_mzK4mIQUG1Hbz8AzbE_CJifiAe8ihaVJLVbtVWcOjCrYe9Z6tq_4tN2x6AOBH7H2IkCngeKO50R4hCuYh2LJRMu9P/s1600/333333333.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="309" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE8VbWvMSjB0EAKGvmXY9Er9zb4XTwjlEfBE4Z2GDOBHsGaCwAjL_mzK4mIQUG1Hbz8AzbE_CJifiAe8ihaVJLVbtVWcOjCrYe9Z6tq_4tN2x6AOBH7H2IkCngeKO50R4hCuYh2LJRMu9P/s320/333333333.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sella Champion e Wilton dei primi del novecento - lato destro (© Nick Creaton)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La prima Champion Wilton risale ai primi anni del novecento. Si tratta di una sella con corni relativamente stretti e seggio quasi piatto. Sul quartiere sinistro si nota la caratteristica falda allungata della ditta. Da notare anche i cuscini ben imbottiti che, tuttavia, non trasformano la sella in una "meringa". Il lato destro è caratterizzato da una forma semplice, ma estremamente funzionale: oltre al quertiere destro, avente la chiusura a gancio, si possono notare anche il riscontro della cinghia di bilanciamento e due anelli per il sandwich case.</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge7PYWW1Y2v10HSad8CKBFSUPKFn_42ovEOe23EYAxy6f7FJVhiKRM_wNB7ZFHjtrJiNtaZbmTJuK-C3Tj9ueGobk_1PKoeCNvdXfUu8Pe9qfkW2eQfkoprpdBcAURxAZZ3dri4G7G8VW2/s1600/44444.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge7PYWW1Y2v10HSad8CKBFSUPKFn_42ovEOe23EYAxy6f7FJVhiKRM_wNB7ZFHjtrJiNtaZbmTJuK-C3Tj9ueGobk_1PKoeCNvdXfUu8Pe9qfkW2eQfkoprpdBcAURxAZZ3dri4G7G8VW2/s400/44444.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sella Champion e Wilton della fine degli anni '40 - lato sinistro (© Nick Creaton)</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4N2tfzlcnYAmzFKcTn8IfqxblAhhliesfzBm9T_Dw1CeWChnjaSCR6hZt163ulBaSaqeEdvz_YMb9mXi_JW8TLYjN3a8HAvRVlHzbNtcsuCi5WUGW9e69fqNen6HBCuYcM8Qs-lzcbceJ/s1600/5555.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="335" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4N2tfzlcnYAmzFKcTn8IfqxblAhhliesfzBm9T_Dw1CeWChnjaSCR6hZt163ulBaSaqeEdvz_YMb9mXi_JW8TLYjN3a8HAvRVlHzbNtcsuCi5WUGW9e69fqNen6HBCuYcM8Qs-lzcbceJ/s400/5555.png" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sella Champion e Wilton della fine degli anni '40 - lato destro (© Nick Creaton)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La seconda sella è stata costruita verso la fine degli anni '40 e richiude il meglio dell'esperienza di questa bottega: corni larghi, seggio piatto, ottimi cuscini. Si vede bene anche il piccolo laccio a destra del corno mobile che serve per regolare la sua inclinazione in modo da essere parallelo alla coscia dell'amazzone durante il salto. Da notare anche il rivestimento in camoscio del seggio e della parte interna dei corni per garantire la massima aderenza. Come elementi estremamente gradevoli all'occhio non si può non apprezzare il bordo del seggio in cuoio più scuro ed la particolare <span class="st">attaccatura</span> del riscontro della cinghia di bilanciamento.</div>
<br /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-26897484489516099162012-07-20T15:17:00.001+02:002012-07-20T15:17:16.312+02:00Vostra altezza, ma come monta?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
</div>
<br>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmhyZ8qCiGcOb5CV42UezPLl8mw3IxAUvM-RYNtq4uG2DwOEkPZ1jBEOQgJsx0sBJhVeV8ezvcnlvImkt9tt1T893EmijbNUKlSLHEmxInK-uo1f2kutR2tmKDyisyqkxtLU_btIfZGcQ/s1600/maria+luisa+d%2527orleans+regina+di+spagna+1679+francisco+rizi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmhyZ8qCiGcOb5CV42UezPLl8mw3IxAUvM-RYNtq4uG2DwOEkPZ1jBEOQgJsx0sBJhVeV8ezvcnlvImkt9tt1T893EmijbNUKlSLHEmxInK-uo1f2kutR2tmKDyisyqkxtLU_btIfZGcQ/s400/maria+luisa+d%2527orleans+regina+di+spagna+1679+francisco+rizi.jpg" width="360" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Francisco Rizi "Maria Luisa d'Orleans, Regina di Spagna" (1679)</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Come già visto in precedenza, nel 1600 inizia a svilupparsi la moda dei ritratti equestri delle esponenti femminili delle varie case reali europee. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In particolar modo, sotto l'influenza del barocco, anche nei paesi caratterizzati da corti più sobrie e con un'etichetta più rigida, come in Spagna, vengono eseguiti ritratti a cavallo delle regine o principesse. Tali pitture non hanno mai come tema principale la descrizione del piacere della caccia e di altri svaghi, ma sono destinati ad essere ritratti ufficiali e rappresentano più la protagonista in veste di regina o principessa che le passioni e passatempi preferiti. </div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
Molti sono gli artisti che hanno eseguito simili opere: il più famoso è senza dubbio Velazquez che eseguì in quel periodo ritratti a cavallo di Margarita d'Austria e di Isabella di Borbone. Tuttavia, ci furono anche altri artisti minori che si cimentarono nell'impresa del ritratto equestre femminile. La parola "impresa" non è stata scelta a caso: infatti, la protagonista posava quasi sempre nel palazzo reale su una sedia, non montando un cavallo. Il quadro che possiamo ammirare oggi è spesso frutto di un <i>collage</i> tra componenti dipinti separatamente: la protagonista, il cavallo e lo sfondo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Un ritratto equestre poco conosciuto è quello di Maria Luisa d'Orleans, regina di Spagna dal 1679 al 1689, moglie di Carlo II eseguito da Francisco Rizi nel 1679, pittore ufficiale della corte spagnola.<br />
<br />
Eseguito proprio nello stesso anno del suo matrimonio, il ritratto celebra sia le origini della nuova regina (da notare i gigli francesi in alto a sinistra), sia la sua nuova carica (i due putti che tengono la corona sopra Maria Luisa). Non vi è quasi nulla di dinamico nel ritratto: la staticità del cavallo, anche se ridotta dall'anteriore sinistro rialzato, sembra sottolineare ancor di più la maestosità del momento.<br />
<br />
L'abito che indossa è un abito bellissimo e riccamente decorato, probabilmente abito di incoronazione o di altro evento ufficiale, visto che la regina appare con lo stesso abito anche in altri ritratti, come quello di José García Hidalgo degli stessi anni.<br />
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5wUWZWzRAkwRRyVAPs42YXAysjUrBgznNZKyhv8zV6v2Hcrrm-y3j1N1T-W9S5TZv26PHjiSKKdGW5vEWytEPx-TwAEr3YYL3HLCNw2NUEmajAtburhT7PrBxgDrOMpUGVjZJy9GmLKo/s1600/Mar%C3%ADa_Luisa_de_Orleans,_reina_de_Espa%C3%B1a_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5wUWZWzRAkwRRyVAPs42YXAysjUrBgznNZKyhv8zV6v2Hcrrm-y3j1N1T-W9S5TZv26PHjiSKKdGW5vEWytEPx-TwAEr3YYL3HLCNw2NUEmajAtburhT7PrBxgDrOMpUGVjZJy9GmLKo/s640/Mar%C3%ADa_Luisa_de_Orleans,_reina_de_Espa%C3%B1a_.jpg" width="449" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">José García Hidalgo "Maria Luisa d'Orleans, Regina di Spagna" (1679)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br />
La cosa più difficile da sapere è il tipo di sella che Maria Luisa adotta nel proprio ritratto equestre. Nel 1600 la sella da amazzone è già stata migliorata da quasi un secolo e le regine e principesse montano prevalentemente all'amazzone. Tuttavia, il quadro non fornisce indicazioni precise sulla posizione della dama in sella: ciò probabilmente è dovuto al fatto accennato sopra: il pittore non ha mai avuto occasione di vedere la regina in sella e ha dovuto fare di testa propria. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La vita di Maria Luisa non fu molto felice: anche se tra il re e la regina ci fu un rapporto molto profondo e si amarono veramente, probabilmente a causa dei problemi di salute di Carlo la coppia non riuscì ad avere figli. La mancata nascita degli eredi fece sentire Maria Luisa afflitta facendola cadere in depressione. Un giorno, dopo una cavalcata, la regina sentì un dolore profondo nello stomaco e in giro di poche ore morì. Pare che sul letto di morte Maria Luisa abbia detto al suo marito: "Vostra Maestà potrà avere altre mogli, ma nessuna la amerà mai come me".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"></span></div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-44245098628570220702012-07-09T19:48:00.001+02:002012-07-09T19:48:41.597+02:00La tenuta da amazzone del 1890<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNHCUnX957ZYJRd46aUk0FfYW836KJE-RV6XGQJk_zfs71ibZUfEKA9uKGKk96DyaDI0DS9M5yGSlZMtbKSJ2Qbizzb0F1IxEmE7PpQWiFG_zSyJc5T13skVZbn0NloUlHcvQWsLK1Zzs/s640/2_M2007_211_879a-c.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="473" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tenuta da amazzone 1890 ca</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questo abito in saia di lana fa parte di collezione del <a href="http://www.lacma.org/" target="_blank">Los Angeles County Museum of Art</a> ed è un "tre pezzi" composto da giacca, gonna e pantaloni. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
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Nella seconda metà del XIX secolo, la monta all'amazzone vede un notevole aumento del numero delle signore che la praticano non solo per brevi passeggiate galanti, ma anche per cacciare a cavallo o effettuare lungi e faticosi viaggi a cavallo. Sotto l'influenza delle grandi amazzoni come l'Imperatrice Elisabetta d'Austria, le signore riescono a partecipare ad ogni evento sempre con più frequenza e, cosa da non sottovalutare, praticamente al pari degli uomini. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
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Lo sviluppo della disciplina in quel periodo trova la sua conferma anche in un radicale cambio della tenuta da amazzone che, rispetto anche a solo vent'anni prima, inizia ad introdurre anche più accorgimenti pratici rispetto a quelli estetici: la gonna si accorcia ed inizia ad avere un taglio che possa garantire una maggiore sicurezza durante la caduta, la giacca diventa più corta e più lineare, senza troppe decorazioni. Inoltre, vengono introdotti i pantaloni che diventano parte fondamentale della tenuta da amazzone e vengono spesso fatti con stesso tessuto dell'abito per garantire l'omogeneità dell'insieme. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6CVSGdyLSeo3SUUGdk6KeeTDEsr9OqMPbZMkMfN7NzosAFpz9SlyJmzoU1dYzSKsf4FFZGDTkhWc8JCjx__Oja7xvF7_b0kaGa-N9q3RZpE5NlHhgvqckx1tlFIihF-xWzlkWeJe2x_w/s1600/2_M2007_211_879a-c-AV001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6CVSGdyLSeo3SUUGdk6KeeTDEsr9OqMPbZMkMfN7NzosAFpz9SlyJmzoU1dYzSKsf4FFZGDTkhWc8JCjx__Oja7xvF7_b0kaGa-N9q3RZpE5NlHhgvqckx1tlFIihF-xWzlkWeJe2x_w/s640/2_M2007_211_879a-c-AV001.jpg" width="443" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tenuta da amazzone 1890 ca</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La tenuta della collezione del LACMA, è di manifattura europea e risale al 1890 circa. La data può essere anche facilmente derivata grazie ad alcune illustrazioni dei giornali di moda come "<i>La Mode Illustrée</i>". Infatti, in un'edizione del 1891 è possibile vedere riprodotto un abito molto simile:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPBZz7IJ9mdf0R7rnT4TPd10p_IHG4RATPVN5qGHO8HqqPmCa8VFTnl1VVl4quga7qpZAprPz0dSGctVvZH9BFN-s1e7tZo7NIUVqkcMFqzi0uxf0GMy49gzAqOgsC1U_XOp2C2mXwv0o/s1600/MI8mars1891.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPBZz7IJ9mdf0R7rnT4TPd10p_IHG4RATPVN5qGHO8HqqPmCa8VFTnl1VVl4quga7qpZAprPz0dSGctVvZH9BFN-s1e7tZo7NIUVqkcMFqzi0uxf0GMy49gzAqOgsC1U_XOp2C2mXwv0o/s640/MI8mars1891.jpg" width="393" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La Mode Illustrée</i>, 1891</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="st"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nonostante piccole differenze nei dettagli, come la dimensione e il numero dei bottoni, il taglio tra i due modelli appare essere quasi identico. La semplicità della tenuta, priva di qualsiasi accessorio o passamaneria decorativa rende ancor più importante la bravura dei sarti nell'eseguirlo poiché, più semplice è l'abito, più fine deve essere la lavorazione.<span class="st"><i> </i></span></div>
<br />
Nello stesso numero del giornale non mancano anche i pantaloni che, confrontati con quelli facenti parte dell'abito conservato al LACMA, risultano essere anch'essi molto simili:<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIMjhpUQgaxItLWv56cjooXFJqklPnogoDmfGybbZZr5ZUYWdSHdP3RDOLcTaVbvyl60eJqJ2Ov5BPIWPRgSEU6e3CFapuE9q-fF2PnPR3JZ_PqQzYAegexTxtOXIa47EMTsbJHKTfATg/s1600/MI8mars18912.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIMjhpUQgaxItLWv56cjooXFJqklPnogoDmfGybbZZr5ZUYWdSHdP3RDOLcTaVbvyl60eJqJ2Ov5BPIWPRgSEU6e3CFapuE9q-fF2PnPR3JZ_PqQzYAegexTxtOXIa47EMTsbJHKTfATg/s640/MI8mars18912.jpg" width="304" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pantaloni da <i>La Mode Illustrée</i> 1891</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgia280_K0Mf6z8XI57khils8gNnrpdtN1FGemmSUB-1iYQfkv_Rzm2MbTwg74X0D-tzUDj6diib3Zs1RiX24utCnSlqCBADaqAgd8vyKQ0OjSTYugrPrc1HNOGy0NOV56bXSbe-yxNi-0/s1600/2_M2007_211_879b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgia280_K0Mf6z8XI57khils8gNnrpdtN1FGemmSUB-1iYQfkv_Rzm2MbTwg74X0D-tzUDj6diib3Zs1RiX24utCnSlqCBADaqAgd8vyKQ0OjSTYugrPrc1HNOGy0NOV56bXSbe-yxNi-0/s640/2_M2007_211_879b.jpg" width="347" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pantaloni da amazzone 1890</td></tr>
</tbody></table>
<br />
A completare il tutto, non possono certo mancare i guanti in pelle color crema, la bombetta completa di velo ed un paio di stivali inglesi neri "da campagna", con un piccolo tacco (2-2,5 cm) molto in voga all'epoca. Per gli eventi più formali, la bombetta poteva essere sostituita con un cilindro nero da indossare anch'esso con il velo. <br />
<br /></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-89156654962316817062012-07-03T01:28:00.000+02:002012-07-03T01:33:33.298+02:00Ladies Steeplechase 1927<br />
Il sito <a href="http://www.britishpathe.com/" target="_blank">British Pathé</a> offre una vasta scelta di filmati inglesi risalenti a varie epoche. Tra questi, vi sono anche un paio di video legati alla monta all'amazzone.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPKW5RPJavZ9TzP6Aa2qWfa5GQU_QhWf3lvORYi85c0rMdQhZfwu56KuLZ2yTGAPWtUvdK9tNdM9WlfxjAFD0rQuD5g9z19aB1c3OvMgLJyUJmnidFJKoe9C57-5veUerLcngkRK3-Tx6V/s1600/imagesbritishpathe.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPKW5RPJavZ9TzP6Aa2qWfa5GQU_QhWf3lvORYi85c0rMdQhZfwu56KuLZ2yTGAPWtUvdK9tNdM9WlfxjAFD0rQuD5g9z19aB1c3OvMgLJyUJmnidFJKoe9C57-5veUerLcngkRK3-Tx6V/s400/imagesbritishpathe.jpeg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Uno dei video riguarda una corsa di <i>steeplechase</i> tra signore: la
particolarità è che le concorrenti montano sia all'amazzone che a cavalcioni. Del resto, gli anni trenta sono alle porte e le signore iniziano a montare <i>à califourchon</i> sempre più per sport che per fare scandalo. <br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
Infatti, la vincitrice della corsa monta tradizionalmente, mentre la seconda arrivata monta all'amazzone. Ma se si tolgono i meriti per la velocità della corsa e per la capacità di superare gli ostacoli, la seconda può essere proclamata senza dubbio campionessa di eleganza e portamento. Buona visione!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: left;">
<a href="http://www.britishpathe.com/video/ladies-steeplechase-1/query/side+saddle" target="_blank">Link al video</a></div>Sidesaddlebookhttp://www.blogger.com/profile/03122723237805297432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-47418688269600336602012-06-17T19:40:00.000+02:002012-06-17T20:57:38.150+02:00I luoghi comuni: montare in sella da amazzone è più pericoloso rispetto alla sella inglese tradizionale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisxQNeSLqmnQZK0cVLm3tD_3RSwvlWztAguE1bK-PRLke_L9VeX77nrmmZXFyY8tLdiJb6vVO-ONi1J-kUrMEU75A8jA4PYUfVcK3MtVxDEaFmvrHO4yK3zWuxJyk2PGoyTamTZwLMwl0/s1600/f5df_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisxQNeSLqmnQZK0cVLm3tD_3RSwvlWztAguE1bK-PRLke_L9VeX77nrmmZXFyY8tLdiJb6vVO-ONi1J-kUrMEU75A8jA4PYUfVcK3MtVxDEaFmvrHO4yK3zWuxJyk2PGoyTamTZwLMwl0/s400/f5df_1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il primo luogo comune analizzato è quello che è nato più recentemente. Basti pensare che circa un secolo fa l'opinione prevalente era diametralmente opposta: una donna che montava a cavalcioni veniva considerata non solo scandalosa, ma anche una mezza matta incurante della propria sicurezza. Ecco che cosa scriveva James Fillis, uno dei più grandi personaggi equestri di tutti i tempi, nel suo libro "<i>Breaking and Riding</i>" pubblicato nel 1902:<br />
<a name='more'></a><blockquote class="tr_bq">
<i>Da qualche tempo si parla di signore che montano a cavalcioni, consuetudine che le priverebbe di ogni grazia femminile e non porterebbe a risultati utili. Il maggior requisito per un assetto in sella per un uomo è la fermezza, cosa che sarebbe ancora più difficile da ottenere per una donna che monta a cavalcioni perché le sue cosce sono più rotonde e più deboli rispetto a quelle di un uomo. Pertanto, la discussione su questo tema è inutile. Le signore che montano a cavalcioni riporteranno cadute così brutte che presto abbandoneranno questa pratica.</i></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
Riguardo alla struttura anatomica dei muscoli femminili non ci sono dubbi, ma, a posteriori, sembra che il desiderio delle donne di montare allo stesso modo degli uomini sia stato più forte nonostrante differenze fisiche e potenziali svantaggi in termini di fermezza in sella. Il XX secolo ha praticamente cancellato la netta separazione tra il mondo equestre maschile e quello femminile, portando in quasi tutte le discipline l'assoluta eguaglianza. </div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLcpmn1qUybDJ7PxYrCrKXQctG16pVUOUr4VM-U2OQ2XaqOrX_UBugjHiLO8glk1fXcDWkgzqjekKJhF6nOdQJ5LBI2uIBAv6wshljwtRPef8Tg2T-EswTH2P_WD54yhwALaC1Kln7eeA/s1600/foto222.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLcpmn1qUybDJ7PxYrCrKXQctG16pVUOUr4VM-U2OQ2XaqOrX_UBugjHiLO8glk1fXcDWkgzqjekKJhF6nOdQJ5LBI2uIBAv6wshljwtRPef8Tg2T-EswTH2P_WD54yhwALaC1Kln7eeA/s400/foto222.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Thomas Rowlandson "Incidente di caccia" 1795 ca</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Con il progressivo decadere della monta all'amazzone, iniziato con la prima guerra mondiale, le signore, non più unicamente per senso di sfida, ma per motivi pratici e (soprattutto) economici, cominciarono ad utilizzare le selle dei loro padri, fratelli e mariti. A partire dagli anni Trenta, in Gran Bretagna, la maggior parte dei libri equestri destinati ad un pubblico femminile trattano sia la monta a cavalcioni che la monta all'amazzone, mentre dopo la seconda guerra mondiale la differenziazione tra equitazione per uomini e quella per donne viene completamente abbandonata. La disciplina della monta all'amazzone cade nell'oblio in quasi tutto il mondo e le selle da signora vengono impiegate soltanto per le produzioni cinematografiche o nel circo.<br />
<br />
Divenuta una rarità, la monta all'amazzone inizia a suscitare meraviglia quando qualcuno viene a scoprire l'esistenza di una pratica simile. E come per molte cose rare, ciò fa nascere dei pregiudizi dovuti magari ad una prima sensazione: affermare la presunta maggiore pericolosità della sella da amazzone deriva spesso dalla costruzione della sella stessa, che ad un neofita fa decisamente impressione con quei grandi corni, facendola sembrare più uno strumento di tortura che un'attrezzatura equestre. Anche la posizione dell'amazzone, con entrambe gambe sul lato sinistro fa spesso accresce dubbi sulla fermezza in sella.<br />
<br />
Invece, è importante non dimenticare che la sella da amazzone sia stata creata e sviluppata appositamente per aumentare la sicurezza della dama. I corni non sono elementi sinistri, ma garantiscono una posizione talmente ferma da non far praticamente caso agli scarti del cavallo e rimanere sempre tranquilli. Le uniche situazioni veramente pericolose per la dama si creano quando il cavallo si impenna (situazione pericolosa anche montando in sella tradizionale) e se un cavallo fa una virata troppo stretta a sinistra, soprattutto con un'amazzone inesperta in sella, poiché, se questa per inerzia sposta il proprio peso troppo a sinistra, rischia di far sbilanciare il cavallo facendolo cadere sul lato sinistro.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFs9aKNsZd2FWSB-UvO_Zuikswi9hFtkhsv78GupVUDUInFt4k_dJc8eRmhjPCQwTsNUqU6kyV3bxO59X-rt04Cyge3tctHxV3F7lRKAeEoo1ipHU2IBYnkQ3xjChMtg8y4d0GSr8l1fE/s1600/foto333.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFs9aKNsZd2FWSB-UvO_Zuikswi9hFtkhsv78GupVUDUInFt4k_dJc8eRmhjPCQwTsNUqU6kyV3bxO59X-rt04Cyge3tctHxV3F7lRKAeEoo1ipHU2IBYnkQ3xjChMtg8y4d0GSr8l1fE/s400/foto333.jpg" width="325" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una brutta caduta durante una gara degli anni '20 - '30</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Le amazzoni inglesi sostengono che con una sella da amazzone sia più difficile cadere, ma nel momento della caduta la probabilità di rimanere incastrate sia più alta, soprattutto se non si adottano alcuni accorgimenti come lo staffile/staffa di sicurezza e una gonna-grembiule cucita appositamente. Non deve stupire dunque, che molte cavallerizze, inclusa la sottoscritta, si sentono molto più sicure in sella da amazzone e preferiscono lavorare e saltare con questa. Infine, per quanto riguarda le cadute bisogna sempre tener presente che ogni caduta da cavallo sia brutta e potenzialmente pericolosa, a prescindere dal fatto che si monti all'inglese, in sella da amazzone o a pelo.<br />
<br /></div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-61757560698501824392012-06-05T01:18:00.000+02:002012-06-06T16:44:27.842+02:00La sala di Diana della reggia di Venaria Reale (parte 2) - Le protagoniste<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;">
</div><br>
<div style="text-align: justify;">
Nel 1600 l'arte venatoria sta appassionando le corti di tutta l'Europa: si tratta di un passatempo talmente amato che perfino le dame iniziano a prenderne parte. Molte volte si tratta soltanto di spettatrici, ma alcune nobildonne sono talmente brave nell'andare a cavallo che molte volte riescono a seguire tutto il cerimoniale di caccia montando all'amazzone.</div>
<br>
Di seguito vengono riportati alcuni ritratti delle più grandi protagoniste delle battute di caccia nella reggia di Venaria Reale.<br />
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<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
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<h4>
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Maria Cristina di Francia: la prima "Madama Reale" (1606 - 1663)</h4>
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Figlia di Enrico IV e di Maria de' Medici, nel 1619 sposa il duca Vittorio Amedeo I di Savoia da cui ha sette figli:</div>
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<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Luigi Amedeo (1622 – 1628);</div>
<div style="text-align: justify;">
Luisa Cristina (1629 – 1692);</div>
<div style="text-align: justify;">
Francesco Giacinto (1632 – 1638);</div>
<div style="text-align: justify;">
Carlo Emanuele (1634 – 1675);</div>
<div style="text-align: justify;">
Margherita Violante (1635 – 1663);</div>
<div style="text-align: justify;">
Enrichetta Adelaide (1636 – 1676);</div>
<div style="text-align: justify;">
Caterina Beatrice (1636 – 1637).<br />
<br />
Rimasta vedova nel 1637, diventa reggente del ducato in nome del primogenito Francesco Giacinto e, alla morte del figlio nel 1638, in nome del secondogenito Carlo Emanuele II (committente della Reggia di Diana), conservando il potere anche quando questi, nel 1650, diventa maggiorenne.<br />
<br />
Si dice che Cristina fosse bella, volitiva, dinamica ed intelligente, sicuramente aveva un evidente gusto del fasto e conduceva una vita senza rinunce. A noi sono giunti due ritratti equestri di Maria Cristina.<br> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOJ5v3vYab6-KFYGyWkLF3i95pE6VjDwXXoQsHGnC-n0jjMbHh0Jes_q5oJgh1FqUrvoKNCKaajl-eBOdp3LftDH8FLVCM3ldo35mdq1J6eSwtIi-S2eMnEf3M4gDw0iHgu_iFAaEEIXU/s1600/Charles+Dauphin+-+ritratto+euqestre+di+Cristina+di+Savoia+in+veste+di+Minerva.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOJ5v3vYab6-KFYGyWkLF3i95pE6VjDwXXoQsHGnC-n0jjMbHh0Jes_q5oJgh1FqUrvoKNCKaajl-eBOdp3LftDH8FLVCM3ldo35mdq1J6eSwtIi-S2eMnEf3M4gDw0iHgu_iFAaEEIXU/s640/Charles+Dauphin+-+ritratto+euqestre+di+Cristina+di+Savoia+in+veste+di+Minerva.jpg" width="491" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Charles Dauphin "Ritratto equestre di Cristina di Savoia in veste di Minerva"</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
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Il primo è un ritratto celebrativo di Charles Dauphin che ritrae Cristina in veste di Minerva. Si tratta di un ritratto pubblico, mirato ad illustrare la bellezza e le qualità della Madama Reale. Il personaggio di Minerva, dea romana della guerra e della saggezza non viene scelto del tutto casualmente: Minerva è una delle dee più celebrate ed è anche un esempio di equilibrio tra carattere forte ed ineguagliabili capacità intellettive. Oltre ciò, sembra che Cristina fosse chiamata dai contemporanei "la saggia Pallade alpina". La protagonista è ritratta in sella da amazzone sopra un cavallo morello scalpitante; il messaggio per lo spettatore appare essere chiaro: nonostante il cavallo sembri essere irrequieto, lei riesce a gestirlo senza l'aiuto di nessuno (infatti, si nota sullo sfondo un paggio moro che si sta allontanando dalla dama perché la sua mansione è soltanto quella di aiutarla di salire a cavallo). Sopra il paggio è rappresentata Fama ed un putto che sta annunciando il passaggio della protagonista. L'abbigliamento di Cristina è pieno di simboli iconografici di Minerva: la veste è stilizzata secondo i costumi romani, mentre la corazza rimanda alla simbologia della guerra, tipica della dea impersonata da Madama Reale. Nella mano destra Cristina tiene una spada estratta dal fodero, mentre in quella sinistra lo scudo, sopra il quale è rappresentata la testa della Medusa.
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</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMy7sONyk2W5yBY97byTaOgROvNrPEzTb4n7_qoHtC3Y5e4_UvIWw_c_NHYZMnyd0T7XI5Gy5HxYKgYicFelS0fNC6kQmdANzxBXZMa14cPZNzUwBIoztJWvusSY2yH3hKGkA8hUPOJx0/s1600/Maria_cristina_francia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMy7sONyk2W5yBY97byTaOgROvNrPEzTb4n7_qoHtC3Y5e4_UvIWw_c_NHYZMnyd0T7XI5Gy5HxYKgYicFelS0fNC6kQmdANzxBXZMa14cPZNzUwBIoztJWvusSY2yH3hKGkA8hUPOJx0/s400/Maria_cristina_francia.jpg" width="387" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ritratto di Cristina di Savoia in veste di Diana</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
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Il secondo ritratto è simile al primo, ma sembra essere destinato ad un uso meno celebrativo: Cristina è ritratta mentre caccia in sella ad un cavallo grigio. In questo caso sembra che la dama si immedesimi proprio in Diana, dea più celebrata della Reggia di Venaria.</div>
<div style="text-align: justify;">
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<h4>
Luisa (Ludovica) Cristina (1629 – 1692)</h4>
<h4>
</h4>
Prima figlia della Madama Reale, su di lei ci sono giunte poche notizie storiche. Di notizie certe c'è quella che, per il volere della madre, Ludovica dovette sposare il proprio zio paterno Maurizio di Savoia di ben 36 anni più grande di lei. Il matrimonio fu celebrato nel 1642 a Torino quando Ludovica aveva soltanto 13 anni. Maurizio di Savoia morì nel 1657 lasciandola vedova a 27 anni e facendole ereditare grandi ricchezze, oltre la sua grande collezione d'arte. Rimasta vedova, Ludovica trascorse gran parte della sua vita nella Villa della Regina di Torino (anch'essa proprietà del suo marito).</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjujEi2bO70Dt29mBxti1CPZEKp-Ddd8CnG9LfuTWiyRKoZhrAI8KsrJprGEYhJafS_bJtEoZEJk8MwiFWWuujhUrwJEzOJ_IgXS2DETvyuZZ8Li0zYGJKLTmng4Eih-ix8OIWlcA2ET-g/s1600/Ludovica+Cristina+di+Savoia+%25281629-1692%2529%252C+figlia+maggiore+di+Madama+Reale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjujEi2bO70Dt29mBxti1CPZEKp-Ddd8CnG9LfuTWiyRKoZhrAI8KsrJprGEYhJafS_bJtEoZEJk8MwiFWWuujhUrwJEzOJ_IgXS2DETvyuZZ8Li0zYGJKLTmng4Eih-ix8OIWlcA2ET-g/s640/Ludovica+Cristina+di+Savoia+%25281629-1692%2529%252C+figlia+maggiore+di+Madama+Reale.jpg" width="489" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Charles Dauphin "Ritratto di Ludovica Cristina di Savoia"</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br>
Ci è giunto un ritratto di Luisa molto simile a quello di sua madre. Nell'opera di Charles Dauphin, Ludovica è rappresentata in una posa identica, ma non si immedesima in nessuna delle dee mitologiche, bensì vuole sottolineare il fasto della famiglia a cui appartiene. Sia l'abbigliamento di Ludovica che la bardatura del cavallo appaiono essere molto più elaborati rispetto al ritratto della madre: l'imboccatura in oro, la coperta-sottosella in pizzo trasparente ed anche la stessa Ludovica avvolta in metri di stoffa pregiata che calza delle scarpe dal tacco quasi vertiginoso sono chiari segnali di un fasto senza precedenti. Dietro di lei, un paggio conduce i cani pronti per essere sciolti nel momento del "<i>lancer</i>".<br />
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Enrichetta Adelaide di Savoia (1636 – 1676)</h4>
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</h4>
Terza figlia della Madama Reale, nel 1650 sposa il duca di Baviera Ferdinando Maria Wittelsbach. Il ritratto della coppia è opera di Jan Miel ed è uno dei più affascinanti della sala di Diana. La coppia è rappresentata durante l'inizio del "<i>lancer</i>" in cui i cani vengono sciolti e il grande inseguimento della preda ha inizio. La coppia è pronta per cacciare, ha le lance in mano, i cavalli sono spronati verso l'inseguimento della preda. Ferdinando monta un cavallo pezzato, mentre Enrichetta un bellissimo grigio, degno della bellezza dell'amazzone. La dama indossa un abito color platino con la gonna blu e rosa, mentre il copricapo è decorato con piume dei più svariati colori. </div>
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</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCu17I7Pi7cUL0WNTFuPrKqL09giZIfoMJOWcxcjKHHkR02vZg4WRQoAQT058eiEJgtGB0uXibz5ARoMAGR7P56bPv6vs55jlY3iGJfsXgh5BlMkrD8pRTCUpSN1d-ASxHaO3daZzYqMQ/s1600/ferdinand-maria-bayern.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="395" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCu17I7Pi7cUL0WNTFuPrKqL09giZIfoMJOWcxcjKHHkR02vZg4WRQoAQT058eiEJgtGB0uXibz5ARoMAGR7P56bPv6vs55jlY3iGJfsXgh5BlMkrD8pRTCUpSN1d-ASxHaO3daZzYqMQ/s400/ferdinand-maria-bayern.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Jan Miel "Enrichetta Adelaide di Savoia e Ferdinando di Baviera"</td></tr>
</tbody></table>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
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Enrichetta Adelaide ebbe larga influenza negli affari esteri della Baviera, indirizzando il suo paese d'adozione verso una politica filo-francese. Inoltre, Enrichetta fu anche una delle maggiori promotrici della realizzazione dei nuovi edifici a Monaco di Baviera, quali la residenza reale, il Castello di Nymphenburg e la chiesa Theatinerkirche. Alla corte di Monaco furono invitati numerosi artisti italiani, che introdussero in Baviera l'amore per l'Opera italiana.<br />
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<h4>
Maria Giovanna Battista (1644 – 1724)</h4>
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</h4>
</div>
<div style="text-align: justify;">
La duchessa Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours sposa nel 1665 il duca Carlo Emanuele II, figlio di Madama Reale nonché erede al trono dei Savoia. Per il duca si tratta del secondo matrimonio dopo la morte prematura della prima consorte Francesca Maddalena d'Orléans. Allo stesso modo di Cristina di Francia, Maria Giovanna perde il marito dopo qualche anno e, di conseguenza, decide di assumere lei la reggenza finché il suo figlio Vittorio Amedeo II avrà l'età per governare. Per questo Maria Giovanna viene anche chiamata la "seconda Madama Reale". Anni dopo, Vittorio Amedeo II, intuendo il piano della madre e spinto dai suoi ministri, con una specie di colpo di stato la dichiara decaduta e priva di ogni autorità politica, costringendo Giovanna ad abbandonare la scena politica e a dedicarsi all'arte e allo sviluppo della città di Torino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br>
Descritta da molti come una donna dal carattere freddo, autoritario ed animata da grandi ambizioni, sembra che Maria Giovanna fosse particolarmente incline verso le feste magnifiche e non badasse a spese. Celebre è l'epiteto di Maria Giovanna che viene chiamata come "Diana non favolosa della Real venaria". Di certo, la seconda Madama Reale non voleva essere inferiore alla regnante precedente Cristina di Francia. </div>
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<div style="text-align: justify;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmZ8ehg95x9Zu2meqiPorA3xbHf0r7kQLkn4kSJ05pzm7ZrKHlwWQAmmFnGkAAc0uZfUAprJEic0tlHYQjJH0TZVUQHMR5bWyFxY6vPMePTdWJkep7QAOKpZzW-uekup146FePYNc0Xiw/s1600/508px-Ritratto_equestre_di_Maria_Giovanna_Battista_di_Savoia_dipinto_da_Giovanni_Luigi_Buffi_nell'ultimo_quarto_del_XVII_secolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmZ8ehg95x9Zu2meqiPorA3xbHf0r7kQLkn4kSJ05pzm7ZrKHlwWQAmmFnGkAAc0uZfUAprJEic0tlHYQjJH0TZVUQHMR5bWyFxY6vPMePTdWJkep7QAOKpZzW-uekup146FePYNc0Xiw/s640/508px-Ritratto_equestre_di_Maria_Giovanna_Battista_di_Savoia_dipinto_da_Giovanni_Luigi_Buffi_nell'ultimo_quarto_del_XVII_secolo.jpg" width="540" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giovanni Luigi Buffi "Ritratto equestre di Maria Giovanna Battista di Savoia"</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br>
Il ritratto di Giovanna si trova a Palazzo Madama ed è attribuito a Giovanni Luigi Buffi. Il dipinto, tuttavia, può far sorgere dubbi se ad essere ritratta sia effettivamente Maria Giovanna o se non si tratti di una copia libera del ritratto di Dauphin raffigurante Cristina di Francia. Le differenze tra i due quadri ci sono, ma tanti sono gli elementi comuni a cominciare dal cavallo e dall'amazzone: stesso cavallo, stessa posizione dell'animale, stessi vestiti e stessa spada nella mano destra, come anche la rappresentazione di Fama che precede la Madama. </div>
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</div>
</div>
</div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-51068318884174382112012-05-31T22:15:00.000+02:002012-06-01T00:15:35.121+02:00La sala di Diana della reggia di Venaria Reale (parte 1) - Il regno della caccia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAjQtzddKJSSuHPD8EYYSzaJK1P_T8kHu8wghNz4bqkbraG2hevMtuLA8-23zPOXZzNR2kTiTrnB1WlpuU_VzY6ANikg5zaEgcJEUbXxEXgCXc6w4Dad7L2uswn5jpcWtlQs0kMFrgNO0/s1600/SalaDiDiana1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAjQtzddKJSSuHPD8EYYSzaJK1P_T8kHu8wghNz4bqkbraG2hevMtuLA8-23zPOXZzNR2kTiTrnB1WlpuU_VzY6ANikg5zaEgcJEUbXxEXgCXc6w4Dad7L2uswn5jpcWtlQs0kMFrgNO0/s400/SalaDiDiana1.jpg" width="268" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La sala di Diana</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La sala di Diana è uno dei biglietti da visita della reggia di Venaria Reale. Già nel Seicento palcoscenico di sontuosi banchetti, feste e balli, la sala era un luogo di rappresentanza dove veniva celebrata la grandezza dei Savoia non solo nell'arte venatoria, ma anche nell'essere una delle famiglie più potenti d'Europa. Perfino oggi la sala riesce a raccontare al visitatore moltissime storie, storie di una Corte giovane e con un forte senso di rinascita, nonché di una Corte fortemente influenzata dal potere femminile, in veste di lunghe reggenze di Cristina di Francia e di Maria Giovanna Battista.</div>
<div style="text-align: left;">
<a name='more'></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
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Le decorazioni della sala sviluppano un tema ideato da Emanuele Tesauro che vede nelle gesta di Diana, dea della caccia, una metafora morale del vivere civile. La narrazione si sviluppa su tre piani, dove il centro della storia si trova nella volta affrescata dal pittore fiammingo Jan Miel nel 1663: l'affresco raffigura Giove che affida a Diana il governo di tutte le cacce con il motto solenne "Delle cacce ti dono il sommo impero" situato al centro della pittura. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKAGE7jEt1Q7kK37kpi8VYq2zv43ePQRgPF0OmjJg0oyoh85fVHKqMsmU21mjFku7dX6_9KuegQItDQatkf7RW7zjyhDSdhOLA2K9EyNWTka78C1yEY-1qLIBSQUi9kYga_PGt4e23Op4/s1600/phoca_thumb_l_int34low.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKAGE7jEt1Q7kK37kpi8VYq2zv43ePQRgPF0OmjJg0oyoh85fVHKqMsmU21mjFku7dX6_9KuegQItDQatkf7RW7zjyhDSdhOLA2K9EyNWTka78C1yEY-1qLIBSQUi9kYga_PGt4e23Op4/s400/phoca_thumb_l_int34low.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La narrazione su tre piani: la volta, il registro superiore e quello inferiore</td></tr>
</tbody></table>
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<div style="text-align: justify;">
A scendere, sette (originariamente dieci) tele del registro superiore, realizzate tra il 1658 e il 1663, raffigurano sontuosi ritratti equestri della famiglia ducale e della nobiltà. Le opere, eseguite da Miel e da altri pittori attivi alla corte sabauda, mettono bene in chiaro chi fossero i personaggi più in vista del momento. L'ordine e la posizione dei soggetti non è casuale, vi sono esclusi tutti coloro che possano essere ostili al duca Carlo Emanuele II (il committente dell'opera) e alla madre reggente (Cristina di Francia), come i parenti responsabili di aver trascinato il ducato nella sanguinosa guerra civile. Delle sette opere, una proviene dal Palazzo Reale, mentre le altre sei dal Castello di Racconigi. Restano ancora avvolti nel mistero tre ritratti: uno, raffigurante le dame di corte, si pensa possa essere andato distrutto durante l'incendio. Gli altri due, uno con il duca ritratto accanto alla madre e l'altro con il duca accanto alla prima e alla seconda moglie vengono menzionati per l'ultima volta nel 1875 diretti verso Roma. </div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxcuQOKDmmAnma5XgFsKX-4xCdQMwCaP8CJ3y7YxoS_hZIqX1J94fHTCoi8tlmCJiV6zU_e810zKSujxKKM8j9l7DqoMcItdqc1R_0zW0RoXfd1Fojb_hFa2dY5ecIyTz7s8_QibrwAkI/s1600/phoca_thumb_l_26_salone_di_diana_dopo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxcuQOKDmmAnma5XgFsKX-4xCdQMwCaP8CJ3y7YxoS_hZIqX1J94fHTCoi8tlmCJiV6zU_e810zKSujxKKM8j9l7DqoMcItdqc1R_0zW0RoXfd1Fojb_hFa2dY5ecIyTz7s8_QibrwAkI/s400/phoca_thumb_l_26_salone_di_diana_dopo.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le coppie equestri: Enrichetta di Savoia e Ferdinando di Baviera (a destra)</td></tr>
</tbody></table>
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Le più belle coppie equestri rappresentano Enrichetta Adelaide di Savoia e Ferdinando di Baviera, opera del Miel, e di Cristina di Fleury ed Emanuele Filiberto di Savoia Carignano, opera di Charles Dauphin.</div>
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Più in basso, nel registro inferiore, altri dieci dipinti del 1658 di Miel sono dedicati alle cacce sabaude al cervo, all'orso, al cinghiale, alla volpe e alla lepre. Il posto d'onore è riservato alla caccia al cervo, preda nobile per eccellenza secondo l'arte venatoria, alla quale sono dedicate sei tele raffiguranti i momenti salienti della <i>chasse-à-courre</i>. La <i>chasse-à-courre</i>, chiamata anche <i>chasse à cor et à cri</i>, si teneva tre volte la settimana. Questo tipo di caccia consisteva nello scovare un cervo, nell'inseguirlo a cavallo e a piedi con l'ausilio di cani, nel rintuzzarne tutte le astuzie ed infine nel raggiungerlo e finirlo. Si cacciava solo il cervo maschio ed il cerimoniale era molto complesso: in media la caccia durava quattro ore.</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUo4VF05Vjq14-hY8GlDyJ79aevxynWbBvIVv1InnOTvSKUyFqKOI1iMR-kFzsApljU2HMNDeC_WdlOqTgJ0_DGFo4iS6agetcNx-t1EqnjNGVm8ldhwOyF28cVqVK3Gqyv_WlXWhJiyw/s1600/phoca_thumb_l_diana_3560.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUo4VF05Vjq14-hY8GlDyJ79aevxynWbBvIVv1InnOTvSKUyFqKOI1iMR-kFzsApljU2HMNDeC_WdlOqTgJ0_DGFo4iS6agetcNx-t1EqnjNGVm8ldhwOyF28cVqVK3Gqyv_WlXWhJiyw/s400/phoca_thumb_l_diana_3560.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Due dipinti di Miel del registro inferiore</td></tr>
</tbody></table>
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Ecco una breve descrizione del cerimoniale della caccia al cervo: <br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>Prima della caccia vera e propria, i Valets dovevano riconoscere, sulla sola base delle impronte e degli escrementi, la presenza del cervo, il sesso e l'età. Poi, di ritorno dai boschi, comunicavano al Re il risultato delle loro ricerche. Il Re sceglieva il capo da cacciare e la caccia poteva avere inizio. Giunti in vicinanza del luogo dove il Valet al mattino aveva trovato il cervo prescelto, venivano impiegati i cosiddetti cani "da lancio" specializzati nel far "partire" la preda. Il momento del "lancer" è uno dei più appassionanti della chasse à courre, quello in cui i cacciatori hanno la certezza della presenza del cervo e i cani, finora tenuti al guinzaglio a gruppi di quattro, vengono découplés, cioè sciolti in modo da poterlo tallonare da vicino. Il "lancer" rappresenta, di fatto, il vero inizio della caccia, quando i vari membri dell'Equipaggio assumono le loro funzioni specifiche. </i></blockquote>
Oltre ai principi, ai scudieri e ai piqueurs, cacciatori inservienti, alla caccia prendeva parte una ventina di persone. Qualche volta le principesse seguivano la battuta di caccia in carrozza o portantina. Tre volte all'anno, invece, si celebrava la <i>Grande Chasse</i> (la più importante il 3 novembre, giorno di Sant'Uberto, il patrono dei cacciatori) a cui partecipava tutta la corte, con le dame che spesso montavano a cavallo con gran sfoggio di piume e mantelli.<br />
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Per maggiori informazioni sulla sala di Diana si rimanda al sito della <a href="http://www.lavenaria.it%20/" rel="nofollow" target="_blank">Venaria Reale</a>.</div>
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Le foto utilizzate nel post provengono dal medesimo sito.</div>
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</div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-5720955223700342662012-05-29T20:34:00.000+02:002012-11-05T19:12:22.041+01:00La sella da amazzone<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSzPVhi_U2E7fIgU-Jt84mbiK3uErvMkp8XrzhJYZoBCf219q5TOwqLFqwV7AJEdbCj9eiP7BCirGqPBEsDTcnmEEKbEkCRl6rpVkiVlJkfu6UGKeA1d11fF21i6cGhujqe3lxIS0U_tI/s1600/0901060439285509252.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSzPVhi_U2E7fIgU-Jt84mbiK3uErvMkp8XrzhJYZoBCf219q5TOwqLFqwV7AJEdbCj9eiP7BCirGqPBEsDTcnmEEKbEkCRl6rpVkiVlJkfu6UGKeA1d11fF21i6cGhujqe3lxIS0U_tI/s1600/0901060439285509252.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sella da amazzone: lato sinistro</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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La sella da amazzone, contrariamente alle selle tradizionali, è caratterizzata dall'essere asimmetrica. Questa particolarità nasce per compensare la posizione assunta dalla dama rispetto alla spina dorsale del cavallo. Infatti, la sella da donna si è sviluppata attraverso i secoli cercando di ottimizzare la distribuzione del peso dell'amazzone e per controbilanciare la sistemazione di entrambe le gambe dalla parte sinistra. </div>
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<div align="left">
<span style="color: #010101; font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: 12pt;"></span></span>
<a name='more'></a></div>
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Anche l'<b>arcione</b> ha una forma particolare: nella sua struttura è compreso un corno quasi perpendicolare al seggio e leggermente ricurvo che costituisce lo scheletro per il corno fisso. Il lato sinistro della sella da amazzone è caratterizzato da un quartiere molto ampio, mentre quello sinistro, al contrario, sembra essere molto più piccolo e spoglio. I due componenti più salienti della sella sono costituiti da due corni (o pomi), ciascuno dei quali svolge una funzione ben precisa:</div>
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<li>Il <b>corno fisso</b>, situato più in alto, è uno degli elementi fondamentali poiché da questo dipende in sostanza la correttezza della posizione dell'amazzone e la derivante sicurezza in sella. Il corno fisso permette di far agganciare la gamba destra dell'amazzone assicurandone la tenuta più stabile rispetto alla tradizionale sella inglese; </li>
</ul>
<ul>
<li>Il <b>corno mobile (o corno sinistro)</b> svolge invece una funzione più accessoria. Infatti, questo viene utilizzato sostanzialmente in due occasioni: durante il salto e per l'applicazione della stretta di emergenza. La seconda in particolare, se eseguita bene, costituisce un'azione veramente efficace e mirata a rimanere in sella a fronte di uno scarto improvviso del cavallo. Secondo un’accettata regola, il corno mobile non deve essere costantemente a contatto con la coscia sinistra dell'amazzone, ma tra i due ci deve essere uno spazio sufficiente per far passare in mezzo il palmo della mano. </li>
</ul>
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Il <b>seggio </b>della sella è molto più ampio e piatto e deve essere adatto sia come lunghezza sia come larghezza alle misure della proprietaria: il seggio deve della stessa lunghezza del femore, mentre la larghezza deve essere almeno pari a quella delle natiche dell’amazzone. In molte selle il seggio viene ricoperto di camoscio per far aumentare l'aderenza in sella.<br />
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I <b>cuscini </b>della sella da amazzone sono ben imbottiti con il cuscino sinistro che dovrebbe essere leggermente più imbottito rispetto a quello destro per aiutare a mantenere il seggio in piano. La scanalatura della sella deve essere profonda, ma né troppo stretta (per non premere sulla spina dorsale del cavallo) né tantomeno troppo larga per annullare l'effetto dei cuscini e far battere il seggio sulla sua schiena.</div>
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La <b>staffa</b>, simile ad una staffa tradizionale, dovrebbe essere sempre comprensiva di uno staffile dotato di un sistema di rilascio di sicurezza per evitare di rimanere incastrati durante la caduta. Di questi sistemi ne esistono molteplici ed è importante porre l’accento che tali sistemi non siano intercambiabili tra di loro, cioè, lo staffile con un determinato sistema non può essere agganciato ad una sella con un sistema differente. <br />
Se, invece, il dispositivo di sicurezza non è stato previsto, allora è consigliabile utilizzare una staffa di sicurezza, anche se in ogni caso sarebbe da preferire la possibilità di rilascio dello staffile descritto sopra.</div>
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Un'altra particolarità del quartiere sinistro è quella della "<b>guardia</b>" (o protezione) che serve per appoggiarvi sopra la gamba destra e spingerla contro la spalla del cavallo. In genere l'imbottitura sotto la protezione è quasi assente in modo da avere un buon contatto con il cavallo. </div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzsZ_h2VJHfqHFsVI1s7899lJLStMruJdjMYWOIZjIZs82d8zdCzSltqhOOeRmyI-LVWODP60OZC8qMEvgJ_K0HlpHhyphenhyphenpPFrsQo34JmNKIj5BE7CLz_xFZUJ_6YNU3FhcRwMV7QprgdEA/s1600/0901060437213784252.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzsZ_h2VJHfqHFsVI1s7899lJLStMruJdjMYWOIZjIZs82d8zdCzSltqhOOeRmyI-LVWODP60OZC8qMEvgJ_K0HlpHhyphenhyphenpPFrsQo34JmNKIj5BE7CLz_xFZUJ_6YNU3FhcRwMV7QprgdEA/s1600/0901060437213784252.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lato destro</td></tr>
</tbody></table>
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Passando al lato destro, l'elemento più caratteristico è senz'altro la <b>cinghia di bilanciamento (o cinghia di equilibrio)</b> che serve a non far muovere la parte posteriore della sella durante il trotto battuto o il salto e non strofinare la schiena del cavallo. Una curiosità: tra tutti elementi elencati sopra, questo è quello che è stato inventato e aggiunto tra gli ultimi.<br />
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Infine, la <b>sopraccinghia</b>, una fascia ventrale non molto larga, viene agganciata sopra il sottopancia per tenere fermo il quartiere sinistro e per garantire una maggiore stabilità della sella. </div>
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Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1599954817151934330.post-19249488803583120552012-05-25T00:04:00.000+02:002012-05-29T20:44:15.112+02:00Karl Brjullov: "La cavallerizza"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b></b><br />
<b>O ritratto di una (quasi) perfetta sconosciuta</b><br />
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<a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/99/BRULLOV_VSADNICA1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/99/BRULLOV_VSADNICA1.jpg" width="448" /></a></div>
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In una calda serata estiva, quando il sole inizia a calare dietro l'orizzonte e i suoni della natura si fanno sempre più pacati, ecco udire in lontananza il rumore degli zoccoli di un cavallo che si fanno sentire sempre di più...</div>
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<a name='more'></a>
Una bambina in abitino rosa accorre a vedere il destriero e rimane meravigliata dalla scena che le si presenta davanti: un morello galoppante, pieno di forza e ardore irrompe nella sua visuale, una ragazza in sella dal viso angelico che sembra non fare caso alla foga dell'animale. Nemmeno l'abbaiare del cane riesce a distogliere la sua attenzione: lo sguardo è rivolto verso il pittore e trasmette serenità e sicurezza in sella.<br />
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L'abito che indossa è caratteristico degli anni '30 dell'Ottocento, un busto color cielo dalle maniche rigonfie, il colletto relativamente grande da apparire quasi sproporzionato rispetto al resto. La gonna è chiara, estiva, quasi una gonna da occasione, come se fosse stata creata soltanto per essere immortalata nel quadro. A completare il tutto i guanti scamosciati ed un cilindro con una voile color smeraldo.</div>
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Il quadro è stato dipinto nel 1832 da Karl Brjullov ed esposto nello stesso anno alla Brera di Milano suscitando ammirazione del pubblico. La novità del dipinto consisteva non tanto nelle dimensioni della tela da poter rappresentare i personaggi a grandezza d'uomo (291 x 206 cm), ma nel soggetto stesso della rappresentazione. Invece che un classico "ritratto equestre" mirato a celebrare la potenza dei regnanti o dei nobili, qui la protagonista è una ragazza la cui ambizione massima è trasmettere la propria bellezza, giovinezza e straordinaria capacità di gestire l'animale irrequeto.</div>
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Il quadro fu dipinto su commissione della contessa Julija Pavlovna Samojlova. Infatti, il nome della committente ("Samoylova") è scritto anche sul collare del cane che rincorre il cavallo. Proprio alla committenza ed al soggetto del quadro è legato un piccolo mistero: quando il dipinto arrivò alla Galleria Statale Tretyakov di Mosca nel 1896, si presupponeva che ad essere ritratta fosse la stessa contessa Samojlova. Però, dal confronto di altri ritratti che lo stesso Brjullov fece alla contessa, la protagonista sembra essere qualcun'altra, poiché Samojlova aveva capelli molto più scuri e difficilmente poteva avere un aspetto così giovane all'età di trent'anni. Sembra, infatti, che il quadro ritragga le sue due figlie adottive, Giovannina e Amacilia Pacini, figlie naturali del compositore Giovanni Pacini. Giovannina è l'amazzone dall'aspetto quasi regale, mentre la piccola Amalia non può altro che ammirare con il visino pieno di meraviglia la bellezza della sorella.</div>
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Un'altra versione sull'identità dell'amazzone è stata fornita da un libro edito nel 1975 da La Scala dedicata alle grandi cantanti liriche del teatro: lo stesso quadro viene descritto come ritratto romantico della cantante Maria Malibran. In ogni caso, sembra che quest'ipotesi sia da escludere, poiché Maria Malibran aveva capelli corvini, mentre la ragazza ritratta ha i capelli molto più chiari. E' probabile che l'errore derivi dal fatto che Maria fosse un'ardita cavallerizza e morì per complicazioni derivanti da una caduta da cavallo durante una battuta di caccia all'età di 28 anni. </div>
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<br>Unknownnoreply@blogger.com0